La Stampa TuttoScienze 14.6.17
Pesare una stella con la luce deviata dalla gravità
Si realizza il «sogno impossibile» di Einstein
Si
realizza il sogno «senza speranza» di Einstein: per la prima volta è
stato possibile determinare la massa di una stella studiando il modo in
cui la sua forza di gravità curva lo spazio circostante, deviando il
cammino della luce proveniente da un'altra stella posta sullo sfondo ma
non perfettamente allineata. Lo studio, pubblicato sulla rivista
«Science», si basa sui dati del telescopio spaziale Hubble, oltre che di
Nasa ed Esa, analizzati da un team che include anche tre ricercatori
italiani negli Usa: Andrea Bellini, Stefano Casertano e Annalisa
Calamida, dello Space Telescope Science Institute di Baltimora. Oltre a
confermare ancora una volta la validità della Relatività, il risultato
aiuterà a misurare la massa di molti altri oggetti celesti altrimenti
impossibili da «pesare». A fare da apripista è stata la stella Stein
2051 B, che ha rivelato una massa pari al 68% di quella del Sole: è una
nana bianca, vale a dire una stella allo stadio finale, che ha bruciato
tutto il «carburante». Indagare le sue caratteristiche sarà fondamentale
per ricostruire la storia e prevedere il futuro della Via Lattea, dove
il 97% delle stelle sono o diventeranno nane bianche.