Internazionale
24.6.17
Cina
Giappone Stop ai prestiti online
Caijing,
Cina
Il
governo cinese ha vietato il sistema di prestiti peer-to-peer che permette agli
studenti universitari cinesi di trovare su internet persone disposte a fargli
credito per comprare beni di consumo e alla moda. Solo nel 2016, scrive
Caijing, i giovani cinesi hanno speso circa 450 miliardi di yuan (più di 40
miliardi di euro). Si tratta però di sistemi di prestito poco sicuri, con
crediti concessi spesso a tassi d’usura (in un caso limite anche del 30 per
cento) a ragazzi inesperti che non sanno cosa voglia dire comprare a debito.
Nel 2016 fece scalpore la notizia di alcune ragazze costrette a dare come
garanzia per il prestito delle foto in cui apparivano nude e che sarebbero
state diffuse online se non fossero riuscite a ripagare gli strozzini. E non
mancano casi di ragazze costrette a prostituirsi per restituire le somme.
Settantaquattro piattaforme che offrono prestiti dovranno sospendere le
attività rivolte agli universitari. I ragazzi potranno rivolgersi però alle
banche di stato.