internazionale 3.9.17
POLITICA
A casa di Emma
“Una figura leggendaria della politica italiana, inserita da papa Francesco, con grande orrore dei cattolici più conservatori, tra i grandi dell’Italia di oggi”. James Politi, corrispondente in Italia del Financial Times, ha incontrato Emma Bonino: “Non solo un’attivista anticonformista, ma anche una persona che ha cercato di cambiare le cose dall’interno delle istituzioni. negli anni novanta è stata commissaria europea per i diritti dei consumatori e per gli aiuti umanitari e nel 2013 ministra degli esteri nel governo guidato da Enrico Letta”. nel 2015 ha lasciato il governo e poco dopo le è stato diagnosticato un tumore. Per otto mesi è stata quasi sempre confinata nel suo appartamento, che per questo motivo ha assunto un significato particolare: “Il mio terrazzo è stato la medicina più potente contro il tumore, la parte più importante della terapia”. Nell’ultimo anno Bonino si è occupata dei diritti dei migranti, che considera la questione di diritti civili più importante della nostra epoca: “L’Italia ha bisogno di almeno 160mila migranti all’anno se non vuole rischiare una sorta di desertificazione, causata dal calo delle nascite e dall’invecchiamento della popolazione. L’immigrazione è un tema in cui i nostri interessi coincidono con i nostri valori. Teoricamente la questione è semplice: abbiamo bisogno di loro. Ma purtroppo molti pensano il contrario. non siamo di fronte a un’invasione e non è vero che non possiamo gestirla”. Politi chiude l’intervista chiedendo alla leader radicale qual è il suo oggetto preferito, lei indica senza esitare una foto di Marco Pannella. “Marco ha commesso grandi errori e ha ottenuto grandi vittorie, ma per me ha rappresentato un’assicurazione contro la mediocrità”.