Il Fatto quotidiano, 31.5.2017
Il Manifesto di Corbyn: Addio allo stile di Tony Balir. Via la bedroom
tax, 30 miliardi alla sanità pubblica, tasse sui redditi alti
Di Andrea Valdambrini
Londra
Più tasse per i redditi alti, ritorno alla proprietà pubblica in settori come le poste (Royal Mail) e il trasporto ferroviario, ma anche l'acqua. In 128 pagine di un programma dominato graficamente dal colore rosso e intitolato For the Many, not the Few ("Per molti, non per pochi"), viene proposto di aumentare la tassazione sul reddito: al 45% per chi guadagna più di 80.000 sterline - attualmente per chi è sopra le 150.000 - e del 50% per chi sta sopra le 123.000. Specularmente, verrebbe abolita la cosiddetta bedroom tax, introdotta nel 2013 dal premier Torie David Cameron, che prevedeva minor sussidi pubblici per le famiglie che vivono in case in cui una o più stanze rimangono vuote. Dalla maggior tassazione, il sistema sanitario nazionale (Nhs) riceverebbe così 30 miliardi di nuovi fondi, mentre verrebbero tassate le assicurazioni sanitarie private. Il settore ferroviario, in mano ai privati sin dai tempi di Margaret Thatcher, verrebbe interamente nazionalizzato e lo Stato entrerebbe anche nel settore energetico, seppur parzialmente. IL PRIMO ELEMENTO evidente del Manifesto 2017 sono gli elementi marcatamente sociali e di sinistra. Lontano dal New Labourdei suoi predecessori Tony Blair e Gordon Brown (che hanno governato dal 1997 al 2010), Corbyn ripropone una serie di politiche sociali che tendono a favorire le classi a reddito più basso a cui tradizionalmente i laburisti si erano a lungo rivolti: lavoratori nel settore privato, pubblico impiego, studenti, anziani e anche immigrati, rispetto ai quali, nonostante un 'sì' alla Brexit, non si imporrebbe alcuna quota restrittiva. La proposta di eliminare l'odiata bedroom tax può essere letta come un tentativo di tornare a vincere in Scozia, dove la battaglia contro l'imposta era stata guidata dallo Scottish National Party. Il vero punto debole del programma laburista è quello dell'eccessiva tassazione sulla classe media e alta: gli ambienti conservatori e quelli della finanza puntano in dito contro un provvedimento che potrebbe colpire più di un milione di cittadini.