venerdì 16 giugno 2017

Il Fatto 16.6.17
Poca gente e tante botte: così protesta l’estrema destra
di Andrea Palladino


Meno di cinquecento persone, sommando le tre manifestazioni della giornata. La protesta contro l’avvio della discussione in Senato della legge sullo ius soli, organizzata dalla estrema destra romana, alla fine si è rivelata appena simbolica. La mattina, dopo le 10, è apparsa Casapound, con un presidio a Piazza delle cinque lune, a pochi passi da palazzo Madama. Dopo poco meno di un’ora circa duecento persone hanno tentato di forzare i presidi della Polizia di Stato e dei Carabinieri, che hanno risposto con una carica e l’uso degli idranti. I militanti di Casapound hanno portato in piazza decine di cartelli con le foto dei terroristi legati a Daesh coinvolti negli attentati degli ultimi anni in Europa, legando la loro nazionalità europea all’applicazione del principio dello ius soli.
Poco dopo, a piazza Vidoni, distante qualche centinaio di metri, un centinaio di militanti di Forza Nuova hanno cercato di raggiungere il Senato, lanciando alcuni petardi e accendendo fumogeni. Azione bloccata, anche in questo caso, con cariche della Polizia, che ha denunciato 64 persone per manifestazione non autorizzata, resistenza e apologia del fascismo.
Il presidio del pomeriggio, organizzato dal Polo sovranista, insieme alla sigla di estrema destra ‘Patria’, sempre a Piazza delle cinque lune, ha visto la partecipazione dei senatori Maurizio Gasparri e Francesci Aracri, di Francesco Storace, Gianni Alemanno e del leader di ‘Patria’ Alfredo Iorio. Tanti ex missini in piazza – anziani con i simbolo della fiamma tricolore al bavero della giacca – e una attenzione nel mantenere un ruolo istituzionale e non movimentista, volto visto in azione la mattina. I tre blocchi della destra romana stanno puntando l’attenzione politica sul tema della migrazione ormai da mesi, con una presenza sempre più capillare nelle periferie della capitale.