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Cina, no ai radical chic
C’è un termine che sta diventando sempre più utilizzato sui social media cinesi: baizuo, letteralmente “sinistra bianca” o, come diremo noi, buonista. Leggete lì dove si discute di Trump, di Islam o di immigrazione, vedrete che gli autori delle opinioni più razionali e moderate verranno etichettati come tali. Per comprenderne effettivamente il peso, il portale di informazione Open Democracy ne ricostruisce la storia. Il termine è apparso un paio di anni fa, e un thread su Zhihu, una specie di Quora cinese, ne tira fuori quasi tutte le accezioni. Leggendolo si apprende come la sinistra bianca cinese è equiparata alle élite beneducate occidentali e c’è un aggettivo che la descrive più di altri: naif. «Sono quelli che si preoccupano solo di argomenti come diritti delle minoranze, lgbt e ambiente » ma «non conoscono i veri problemi della realtà». «Vogliono soddisfare il loro senso di superiorità morale», sono «ossessionati dal politically correct», «capaci di tollerare l’arretratezza dei valori islamici in virtù del multiculturalismo», «convinti di essere saggi che possono guardare con pietismo il resto del mondo», «arroganti e ignoranti amanti dell’Occidente». Descrizioni che, se non ci rimandano a una definizione rigida del termine, ci aiutano certo a capire come un certo populismo che abbiamo imparato a conoscere bene negli ultimi anni non sia estraneo neppure in terra d’Oriente. Intendiamoci, complice un sistema di informazione controllato dal Partito, i temi che si rimproverano ai baizuo, non sono tra i più discussi dall’opinione pubblica cinese. Anzi. Questo introduce un altro elemento. La gran parte di chi viene accusato di essere “buonista” ha studiato all’estero e non commenta la politica cinese, ma quella degli altri Paesi. Non è un caso che l’utilizzo del termine è esploso con la “crisi dei rifugiati” europea. Angela Merkel è stata prima politica a essere etichettata come baizuo quando ha dichiarato di voler aprire le porte ai rifugiati e l’arrivo sulla scena di Donald Trump ha provveduto agli internauti polemici un modello a cui ispirarsi. Tanto che ne sono divenuti fan entusiasti. Come molti dei populisti europei, gli anti-baizuo credono che il buonismo stia mettendo in crisi lo status quo. Non è un caso che la parola sia spesso associata proprio al verbo huimie, distruggere. Secondo il popolo della rete cinese, i baizuo stanno distruggendo la civiltà occidentale. (cag)