sabato 20 maggio 2017

La Repubblica 17.05.17
di Anna Lombardi

La sinistra liberal americana non teme Trump…
L’intervista. 1/Il filosofo Michael Walzer
“L’attrazione istintiva di Donald per le figure forti del pianeta”


«Mi preoccupa di più l'incompetenza di Trump che le sue pulsioni autoritarie. Avrei timori per la nostra democrazia solo in caso di un brutto attacco terroristico. Perché la possibile risposta di questa amministrazione potrebbe travalicare i limiti. Ma nella situazione attuale, no, non ho timori». Micheal Walzer, professore emerito di Princeton, è l'influente filosofo della politica autore di decine di saggi, nonché condirettore di Dissident, la rivista politico-culturale della sinistra liberal americana. Cosa la rende così ottimista? In un duro commento il Financial Times mette in guardia gli americani: le dittature hanno un inizio soft... «L'ammirazione che Donald Trump prova per leader forti come Erdogan, ma anche Putin, è nota. E forse prova anche gli stessi impulsi autoritari. Ma il presidente americano è lontano dal poter agire come quello turco. E per diverse ragioni». Ce ne elenca qualcuna? «La questione religiosa, ad esempio. Trump ha il sostegno dei cristiani evangelici, certo. Ma, a parte il fatto che non è nemmeno uno di loro, parliamo di un movimento che non è nemmeno lontanamente maggioritario. Al contrario Erdogan ha cavalcato un imponente revival religioso. E poi negli Stati Uniti gli equilibri del sistema di potere funzionano: lo abbiamo visto nel caso del bando anti musulmani bloccato dai giudici». Cosa pensa della lealtà del partito repubblicano verso Trump, lo sostengono su tutto... «Cercano solo di spingere la loro agenda. Se Trump dovesse esagerare non esiterebbero a sostituirlo con Mike Pence. Di cui condividono i valori. E che sentono molto di più come uno di loro».