Il Fatto quotidiano, 27.5.2017
Legge elettorale, arrivano le modifiche "Renzusconi"
Forza Italia presenta gli emendamenti per passare dal modello disegnato
da Verdini al "tedesco", un proporzionale che garantisca le larghe intese
Di Marco Palombi
Roma
Quattro emendamenti quattro e le indiscrezioni a mezzo stampa diventano subito scenario operativo: ecco il Nazareno degli ex potenti, Matteo Renzi e Silvio Berlusconi, i quali provano ad approvare insieme una legge elettorale che sancisca la loro debolezza eternandola al potere, benedetti, addirittura, dai 5Stelle. I QUATTRO emendamenti al testo base del nuovo sistema elettorale firmato dal capogruppo Pd, Ettore Rosato, sono firmati da Forza Italia e non saranno la versione definitiva della legge: ci penserà il relatore, il dem Emanuele Fiano, a ricomporli nell'alambicco parlamentare coi desiderata democratici (una proposta "nazarena"porta la firma pure del renziano Dario Parrini). La direzione di marcia, comunque, è segnata: il sistema proposto finora dal Pd ha, infatti, una venatura maggioritaria (cioè una distorsione a favore del partito di maggioranza) abbastanza marcata; Brunetta e soci – "in costante contatto col presidente Berlusconi", si legge in una nota –correggono la rotta verso un proporzionale puro con soglia di sbarramento al 5% e assenza di coalizioni. Forza Italia, però, cancella anche i collegi uninominali chiesti dal Pd, creando un Porcellum depurato più che un modello simile a quello in uso in Germania. Comunque, ha assicurato Brunetta, se passa "si vota in autunno", così Renzi è contento. I dettagli tecnici (quanti collegi e di che tipo, come funziona il riparto dei seggi) potranno essere sistemati in seguito, visto che i punti centrali sono comuni: l'impianto proporzionale e il no alle coalizioni. È proprio su questo che il testo "Renzusconi"- parola del Fatto portata ieri sul Corsera da Massimo D'Alema - potrà convergere anche il M5S: "Voto subito, niente coalizioni elettorali, proporzionale rigoroso sulla totalità dei seggi della Camera e soglia di sbarramento al 5%", spiegava ieri il blog di Grillo annunciando che sul sistema "tedesco" nel weekend saranno chiamati a pronunciarsi gli iscritti sulla piattaforma Rousseau (lunedì è previsto l'incontro tra le delegazioni Pd e 5Stelle). LA SOGLIA DEL 5% per accedere alla poltrona, va detto, preoccupa assai la seconda gamba della maggioranza, Alternativa popolare, il partito di Angelino Alfano: non a caso Ap ha presentato emendamenti per abbassarla (al 2% alla Camera e al 3% al Senato) e per reintrodurre le coalizioni nella speranza che Berlusconi sia così gentile da proporne una nel nome del popolarismo europeo. Tornare alle coalizioni è la proposta anche di Articolo 1-Mdp (più la fissa della re-introduzione delle preferenze), che vorrebbe replicare il modello della concorrenza a sinistra che andava di moda ai tempi dell'Ulivo o dell'Unione ("competition is competition", disse al proposito Romano Prodi). Ora, a chiudere il cerchio della nuova concordia parlamentare Pd-Forza Italia, silenziosamente plaudente il M5S, manca solo Emanuele Fiano: sarà il relatore del Pd a dover proporre un testo finale che vada bene a tutti. © RIPRODUZIONE RISERVATA.