sabato 20 maggio 2017

Il Fatto Quotidiano 20.5.17
di F.Q.
Corruzione: trema il presidente della Regione Crocetta.
Sicilia: indagato anche Crocetta E la sottosegretaria Vicari si dimette
Corruzione, coinvolta la Vicari. Domiciliari al deputato regionale candidato sindaco

Un maremoto giudiziario scuote nel profondo Trapani, la città del superlatitante Matteo Messina Denaro e decapita, alla vigilia del voto, il centrodestra. È finito agli arresti domiciliari con l'accusa di corruzione il candidato a sindaco Girolamo Fazio, deputato regionale, ex Pdl, all'indomani della proposta di soggiorno obbligato per Antonio D'Alì, senatore di Forza Italia, anch'egli aspirante primo cittadino. L'inchiesta dei pm di Palermo e dei carabinieri del Ros svela un presunto sistema corruttivo che ruota attorno al potente armatore Ettore Morace, in carcere, proprietario della Liberty Lines (ex Ustica Lines) che l'anno scorso ha rilevato la Siremar (ex Tirrenia) aggiudicandosi il 90 per cento dei collegamenti marittimi per la Sicilia. È il figlio di Vittorio Morace, "il comandante", patron del Trapani Calcio che aveva raggiunto la Serie B ma proprio due giorni fa è stata di nuovo retrocesso in Lega Pro. Non si ferma a Trapani, l'inchiesta palermitana. Tra gli indagati a vario titolo per corruzione c'è il presidente della Regione Sicilia Rosario Crocetta, sospettato di aver beneficiato di una vacanza a spese di Morace a Filicudi, con tanto di gita in barca, dopo l'accordo con la compagnia marittima sui collegamenti per le isole minori: "Mai salito in barca", ha detto il governatore. E soprattutto c'è Simona Vicari, senatrice palermitana Ncd (oggi Ap) e sottosegretaria alle Infrastrutture, anche lei indagata per corruzione: la inguaia un Rolex ricevuto in cambio di un provvedimento di riduzione dell'Iva dal 10 al 4 per cento alle imprese del trasporto marittimo, un 'operazione che ha sottratto circa 7 milioni di euro all'Erario. "Sei stato un tesoro", ha detto Vicari a Morace al telefono, che era intercettato dai magistrati palermitani. La sottosegretaria alfaniana, che pure respinge gli addebiti, si è dimessa ieri sera. Secondo gli investigatori il "sistema Trapani"coinvolgeva dirigenti della Regione come Giuseppe Montalto (ai domiciliari) ma anche magistrati e uomini delle forze dell'ordine. E il deputato regionale Fazio, un tempo legatissimo a D'Alì ma ora su sponde opposte: non era escluso un ballottaggio tra i due campioni del centrodestra. Fazio è accusato di aver beneficiato dell'uso gratuito di un'auto da 40 mila euro, di 10 mila euro in gadget e manifesti elettorali, di biglietti per viaggi e per lo stadio. Morace sarebbe così riuscito, con soldi e regali, a condizionare la politica regionale in materia di trasporto marittimo, fino a bloccare la nomina di un consulente "sgradito".