Il Fatto Quotidiano 16.5.17
di Roberto Rotunno
La crisi infinita dell’Unità: sciopero ad oltranza dal 16.5.2017
La redazione vuole risposte da Pessina e Pd: “Ci ricattano e Lotti non fa niente”
Primavera calda all’Unità - Sciopero a oltranza e denunce per gli editori
Al ricatto cui siamo sottoposti risponderemo con lo sciopero a oltranza e con un ricorso al giudice per comportamento antisindacale". La battaglia dei giornalisti dell'Unità contro la proprietà della testata, la Pessina Costruzioni, sta per trasferirsi in tribunale. Un'iniziativa che sarà accompagnata, a partire da oggi, dall'astensione dal lavoro. Il dito dei cronisti è puntato anche verso il Partito democratico, in quanto partner di minoranza della società editrice e colpevole di avere quantomeno voltato lo sguardo dall'altra parte quando i cronisti del proprio house organ hanno denunciato un abuso subito. L'EPISODIO è stato segnalato il 3 maggio dal comitato di redazione. "Abbiamo chiesto all'ad Guido Stefanelli quando saranno pagati i nostri stipendi di aprile –ha scritto il cdr - e la risposta è stata 'appena farete ritirare il pignoramento alle vostre colleghe'". Il riferimento è alle ex dipendenti del giornale che, vantando crediti da lavoro, hanno chiesto al giudice l'azione forzata, come tra l'altro è nel loro pieno diritto. Secondo quanto raccontato, insomma, la proprietà ha posto un aut-aut ai giornalisti che sono ancora "in servizio". Volete l'ultima mensilità? Allora convincete chi è stato licenziato a rinunciare ai soldi che gli spettano. Sullo sfondo, c'è pure la spada di Damocle di nuovi tagli al personale che potrebbero colpire altri 20 dei 28 che compongono attualmente la redazione. Non pervenuta finora la reazione del Pd, che secondo il neo-segretario Matteo Renzi si accinge a diventare "il partito del lavoro" ma si trova a fronteggiare una situazione complicata direttamente in casa sua. "Questa vicenda è politica – ha detto Umberto De Giovannangeli, che fa parte del cdr – Il Pd ha una quota significativa di azioni e in questo momento ha una responsabilità di governo del Paese: non può essere silente". L'altro grande assente tirato in ballo è il ministro Luca Lotti, titolare della delega all'Editoria. "Chiederemo un incontro con lui. Dovrebbe interessarsi di noi così come ha fatto quando ci furono problemi simili all'Adnkronos". All'Unità lo sciopero a oltranza non ha precedenti ed è appoggiato dal sindacato dei giornalisti: "Un atteggiamento del genere –ha detto Raffaele Lorusso, segretario della Fnsi –va oltre le normali relazioni industriali, un ricatto contro chi si è rivolto ai magistrati per vedere riconosciuti i propri diritti". LA CRISI DEL QUOTIDIANO deriva dai numeri bassi nelle vendite e da una scarsa raccolta pubblicitaria, elementi che pongono i conti in uno stato comatoso. Negli scorsi giorni il direttore Marco Bucciantini –subentrato il 4 aprile a Sergio Staino –ha incontrato l'amministratore delegato per discutere di un possibile rilancio. "Sono mesi che parlano di un nuovo piano industriale ma ancora non lo vediamo", ha affermato la giornalista Maria Zegarelli. La Pessina Costruzioni ha acquisito la testata nel 2014 con un'operazione sulla quale Report ha gettato l'ombra di uno scambio di favori di tipo politico. Intanto, la redazione accusa i proprietari di non essersi comportati da veri editori. "Per due anni l'azienda è stata latitante – ha detto Massimo Solani – Si è fatta vedere solo negli ultimi sette mesi per farci questi ricatti". © RIPRODUZIONE RISERVATA