Il Fatto quotidiano, 15.5.17
Dusseldorf
di Mattia Eccheli
Socialdemocratici tedeschi: il loro flop nel Land rosso-verde mette in crisi Martin Schulz
Merkel, schiaffone alla Spd:
adesso Schulz vede nero. Perso il feudo del
Nord Reno-Westfalia, ultimo test prima delle politiche
Una donna del suo partito, Hannelore Kraft, ha fatto lo "sgambetto " a Martin Schulz, per il quale comincia ora la lunga maratona elettorale verso il voto federale di settembre. Il Nord Reno Westfalia, il land più popoloso della Germania, ha punito il governo rosso-verde composto da Spd e ambientalisti assai più severamente di quanto anticipato dai sondaggi. Il terremoto amministrativo (7,6% in meno ai socialdemocratici e 6,7% in più cristiano democratici) ha indotto la governatrice Kraft a rassegnare le dimissioni dagli incarichi di partito. Si è assunta tutte le responsabilità e si è congratulata con il suo avversario, Armin Laschet, che le succederà alla guida del Land.
IL MANTRA della Spd è che il voto è stato squisitamente locale, come confermano anche le analisi, secondo le quali le politiche scolastiche (competenza dei Verdi) sono state quelle che hanno penalizzato maggiormente la coalizione. Le "prove generali"in vista del voto federale sono finite e l'Unione ha centrato un pauroso cappotto: tre vittorie in tre consultazioni, le prime due in Saarland e Schleswing-Holstein. "Se Kraft vince nell'NRW io divento cancelliere", aveva assicurato Martin Schulz, l'ex presidente dell'Europarlmento che sfiderà Angela Merkel. Ieri ha dovuto ripiegare su un ben più mesto "sono presidente della Spd da neanche 100 giorni, non sono un mago". Secondo le ultime proiezioni, la Cdu ha ottenuto il 33%, contro il 31,5% della Spd, mentre i Verdi hanno perso la metà dei voti (6,2%, in flessione del 5,2%). Con il segretario Christian Lindner, candidato di punta ma che in autunno si trasferirà nella capitale se la Fdp supererà lo sbarramento del 5%, i liberali hanno ottenuto il miglior risultato della storia (12,5%). Gli xenofobi della Afd entrano nel tredicesimo Ladtag, questa volta con il 7,4%, mentre con il 4,9% la Linke soffre attorno alla soglia. La sua presenza nel parlamentino regionale è importante: nel caso rimanesse fuori diventerebbe numericamente possibile l'accordo tra Cdu e Fdp. Cancellati dallo scenario politico i Piraten. La Kraft aveva chiesto a Schulz di tenere un "profilo basso" nella campagna elettorale nell'NRW, che è anche la sua regione: è stata accontentata, ma i risultati non sono stati quelli sperati. Il suo avversario, Laschet, ha invece beneficiato dei nove interventi della Merkel. I due aspiranti cancellieri, insomma, non si sono mai affrontati direttamente. La SPD ha subito un'emorragia di voti: nel solo NRW ne ha persi mezzo milione tra Cdu ed Fdp ed è riuscita ad intercettarne solo 160.000 tra quelli dei nuovi elettori che hanno fatto lievitare l'affluenza (65,2%, contro il 59,2% del 2012). I vertici del partito hanno trovato le parole giuste per commentare la sconfitta: non hanno cercato giustificazioni (difficile da individuare quando si crolla di quasi l'8%). In Germania le parole hanno un peso e soprattutto a quattro mesi e mezzo dalle elezioni federali è meglio non sbagliare i toni. Almeno quelli. © RIPRODUZIONE RISERVATA