Europa. L’«effetto-Mutti» continua,
Schulz cola a picco nello Schleswig-Holstein
Il Manifesto, 9.5.2017
Germania. Angela Merkel lanciata verso il quarto mandato,
prossimo test tra una settimana per le elezioni in Nordreno-Vestfalia
di Sebastiano Canetta
L'Spd di Martin Schulz colata a picco nel Land dei due Mari, «la vittoria dell'Europa unita» di Emmanuel Macron in Francia, il lepenismo che cede il passo anche al di qua del Reno con il clamoroso stop di Afd nelle urne regionali.Fanno eco in Germania i tre colpi politici incassati dalla cancelliera Angela Merkel lanciata verso il quarto mandato: certificano il ritorno dell'«effetto-Mutti» una settimana prima delle elezioni in Nordreno-Vestfalia e alla vigilia del voto federale del 24 settembre.A Parigi come a Kiel, tutto senza confermare i modelli vigenti: l'«amicizia franco-tedesca» con Macron celebrata dalla Grosse Koalition sarà il «nuovo cuore dell'Ue» ma non più il vecchio asse Berlino-Parigi; mentre il governo di Daniel Günther, giovane premier Cdu dello Schleswig-Holstein, si appresta a «conservare» rottamando il sistema del socialista Torsten Abig che ha guidato il Land dal 2012.Una telefonata di congratulazioni per «il successo dell'Europa forte e coesa e dell'amicizia tra i due Paesi». Così Merkel ha archiviato l'incubo Le Pen anche se l'ottimismo del governo tedesco è ben più articolato. Il ministro degli esteri Sigmar Gabriel (Spd) è consapevole che «hanno vinto Francia, Unione europea e Germania, ma l'affermazione di Macron è una sfida anche per noi: in Europa non possiamo solo imporre diktat e puntare indici».E infatti a Berlino già si lavora alle convergenze. Tra i ponti "naturali" con la Francia si distingue l'economista Jean Pisani Ferry, ex general commisoner di Manuel Valls, esperto di politica monetaria e professore alla Hertie school of governance di Berlino. Da oggi è un tassello nell'equipe del nuovo presidente francese, tutt'altro che ostile alla linea rigorista del ministro delle finanze Schäuble dopo che Macron ha promesso ai tedeschi il rientro della Francia nei parametri europei e il taglio di posti di lavoro «improduttivi», cioè la ricetta-Merkel. Che si impone più forte anche in Germania. Domenica in Schleswig-Holstein le elezioni per il Parlamento hanno confermato la fine del consenso mediatico per Schulz. Rimane immutata la fiducia del partito ma è il secondo "inciampo" del leader Spd dopo il voto nel Saarland. «Sono deluso, inutile girarci attorno. Si tratta di qualcosa che mi tocca da vicino Con sette punti di differenza è un grande successo della Cdu. Ma siamo un partito solidale» sintetizza Schulz mettendo il cappello sulla sconfitta del governo rosso-verde con la minoranza danese e omaggiando di fiori l'ex governatore Abig. «Una bella giornata per lo Schleswig-Holstein» è il contraltare di Günther, classe 1973, cattolico, dal 2009 deputato Cdu nel Landtag, eletto presidente da un terzo spaccato dei votanti. A Kiel le elezioni si sono vinte e perse tra le buche nelle strade e le finestre rotte nelle scuole, come riporta puntualmente il quotidiano Taz. Temi più che concreti cavalcati da Günther che ha raccolto il 33,3% dei consensi staccando l'Spd incapace di superare il 26,5. Mentre la Linke è riuscita a convincere solo il 3,3% degli elettori. La buona notizia è il "crollo" di Alternative für Deutschland guidata dall'ala destra del movimento con il duo Weidel-Gauland, congelata al palo del 5,5%.In Schleswig-Holstein hanno tenuto i Verdi (dal 13,2% al 13) e sono cresciuti i liberali Fdp (10,8). Proprio come nella Saar sparisce il fenomeno Piraten (dall'8% all'1,2) ma si assottiglia anche il partito danese (dal 4,6 al 3,4). Ora si apre il toto-coalizioni: tra le opzioni sul tavolo spicca lo schema Jamaica con Grünen e liberali. Il prossimo test politico è fissato fra 6 giorni in Nordreno-Vestfalia, il più popoloso Stato della Germania. Allora si appurerà se il trend conservatore registrato nell'Holstein sarà la cartina di tornasole per le elezioni federali. In Nordreno in gioco c'è il futuro politico della presidentessa Spd Hannelore Kraft che si ricandida a governare il Land. Se la soluzione ai temi locali varrà come domenica scorsa, peseranno la gestione del Capodanno di Colonia 2015 e i buchi dell'Antiterrorismo a partire dal caso Amri, insieme alla voglia di rinnovamento in un'altra "roccaforte" dell'Spd.