sabato 29 aprile 2017

La Repubblica 25.04.2017
La Festa della Liberazione: il Pd si dissocia dall’iniziativa dell’Anpi.
Cronaca: 25 aprile, Roma divisa, il Pd snobba l’Anpi “Noi con la Brigata”.
Doppio corteo nella capitale dopo le polemiche legate all’invito ai palestinesi.
Tensione a Milano
di Alberto Custodero


Roma. Il 25 Aprile divide a Roma: Anpi, Aned, Comunità Ebraica e Pd ricorderanno il 72esimo anniversario della liberazione dal nazifascismo ognuno per conto proprio. E unisce a Milano, che per la prima volta vieta le parate fasciste nella zona del cimitero dove sono sepolti i repubblichini.
Nella Capitale il 25 Aprile spacca le associazioni. Ancora una volta Anpi e Comunità ebraica si ritrovano divisi tra polemiche e reciproche accuse. A nulla sono valsi gli appelli del presidente della Repubblica Sergio Mattarella e quelli di tante forze politiche a superare le tensioni.
La Comunità ebraica punta il dito sulla presenza dei movimenti pro Palestina al corteo Anpi, mentre i Partigiani sottolineano di «avere fatto di tutto per includere e ricucire il fronte antifascista ». Non ha aiutato neppure il fatto che la comunità palestinese romana faccia riferimento a Fatah, che da tempo ha riconosciuto lo stato di Israele. Risultato, ognuno per conto proprio. E così, il corteo dei Partigiani confluirà in zona Porta San Paolo, luogo di una delle battaglie cittadine più cruente tra partigiani e nazifascisti. La Comunità Ebraica si è data appuntamento presso l’Oratorio di Castro dove si trova la seconda sinagoga cittadina che al suo interno custodisce una lapide in memoria dei caduti della Brigata ebraica. L’Aned si ritroverà in via Tasso, di fronte al Museo della Liberazione, sede del carcere dove le truppe naziste torturarono gli antifascisti catturati. Il Pd, infine, è sparso in decine di iniziative nei vari Municipi anche se il presidente Matteo Orfini sarà presente fin dall’inizio alla manifestazione in onore della Brigata Ebraica. Il presidente della Repubblica Mattarella e il presidente del Consiglio Paolo Gentiloni depositeranno una corona all’Altare della Patria. In quegli stessi minuti la sindaca Virginia Raggi sarà al Forte Bravetta, periferia sud ovest della città, dove aprirà le celebrazioni della giornata prima di spostarsi in centro. Nel capoluogo lombardo si svolgerà una «grande manifestazione unitaria, pacifica e partecipata». Dal palco parlerà anche una migrante «perché — spiega il presidente milanese Anpi Roberto Cenati — il problema dei profughi è importantissimo e ci vuole un’Europa unita e solidale per affrontarlo». La Brigata Ebraica avrà un cordone protettivo organizzato dal servizio d’ordine Pd — insieme ai city angels — per proteggerla in vista anche di annunciate contestazioni in Piazza San Babila da parte di associazioni filo palestinesi e centri sociali. «È un grande onore — commenta Emanuele Fiano, deputato dem — che il vessillo della Brigata Ebraica possa sfilare dopo che la Camera ha approvato all’unanimità di concederle la medaglia d’oro al valore Militare. Ogni polemica contro il simbolo della Brigata Ebraica, ogni strumentalizzazione contro Israele, va contro la storia del loro eroico coraggio a fianco dei partigiani e degli alleati per la liberazione del nostro paese dai Nazisti e dei fascisti». Ci sarà anche il gruppo Bds, «una sigla — precisa Cenati — che boicotta i prodotti israeliani. Abbiamo chiesto che vadano in fondo al corteo perché la loro presenza non ha nulla a che vedere con lo spirito del 25 Aprile». Per la prima volta prefettura e questura vietano la manifestazione di Casa Pound e Lealtà e Azione per commemorare i morti della Rsi sepolti al Campo X del Cimitero Maggiore. Sono attesi militanti di destra ma inquadramenti, labari militari e saluti romani saranno rigorosamente vietati dalle forze dell’ordine che dovranno controllare che non entrino in contatto con i centri sociali che aderiranno all’iniziativa “Porta un fiore al Partigiano” al Campo della Gloria dello stesso cimitero. Assente la Lega di Matteo Salvini («Non per una presa di distanza dalla Liberazione», precisa il suo entourage). Il leader leghista festeggerà a Verona un 25 Aprile a modo suo, inneggiando «a una difesa sempre legittima».
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