giovedì 15 dicembre 2016

Il Sole 15.12.16
Grecia, sospesi gli aiuti sul debito
Decisione dell’Eurogruppo dopo che Tsipras ha concesso un bonus natalizio alle pensioni minime
La sfide dell’Europa. Sale la tensione tra Atene e i creditori mentre il Governo greco è sempre più tentato di andare al voto anticipato
di Beda Romano, Vittorio Da Rold

Con una decisione inattesa, i ministri delle Finanze della zona euro hanno annunciato ieri di avere sospeso le misure di alleggerimento del debito greco appena decise all’inizio del mese dopo un sofferto negoziato tra i Paesi membri dell’unione monetaria.
La decisione è giunta dopo che il governo Tsipras ha annunciato nei giorni scorsi misure di spesa pubblica che i creditori considerano incompatibili con il programma di aiuti finanziari. La Borsa di Atene ha chiuso ieri in forte ribasso (-3,2%).
In un tweet, il portavoce del presidente dell’Eurogruppo Jeroen Dijsselbloem ha spiegato ieri pomeriggio che agli occhi delle istituzioni creditizie le misure greche «appaiono non in linea con i nostri accordi». «Alcuni Paesi membri la vedono anche loro in questo modo». Non vi è quindi «in questo momento» l’unanimità per introdurre misure di breve termine relative al debito. «Aspettiamo in gennaio da parte delle istituzioni creditizie, una relazione completa» che chiarisca la situazione.
Nei giorni scorsi, il governo Tsipras ha promesso agli 1,6 milioni di pensionati bonus natalizi tra i 300 e gli 800 euro. Ha anche annunciato la sospensione dell’imposta sul valore aggiunto che doveva entrare in vigore in alcune isole dell’Egeo nelle quali sono arrivati molti rifugiati dal Vicino Oriente. Misure che l’Eurogruppo considera incompatibili con la promessa di alleggerire il debito, riducendo le necessità lorde di finanziamento dell’economia greca del 5% (si veda Il Sole 24 Ore del 6 dicembre).
Per ora, tutte queste misure sono state sospese. In un comunicato, un portavoce del Meccanismo europeo di Stabilità (Esm), ha spiegato che «le istituzioni creditizie stanno valutando l’impatto delle scelte greche rispetto agli impegni e agli obiettivi del programma» di aiuti finanziari di cui la Grecia è oggetto. Sempre ieri, da Berlino, un portavoce del governo aveva detto di aspettare «chiarezza» per capire se le misure annunciate da Atene fossero compatibili con il programma di aiuti finanziari.
La situazione è improvvisamente peggiorata ancora una volta quando il premier Alexis Tsipras - in forte calo di popolarità tra gli elettori, e sempre più isolato dopo le dimissioni di Matteo Renzi in Italia, la rinuncia a candidarsi alle presidenziali francesi di François Hollande e alla fine del mandato di Barack Obama, suoi stretti alleati in funzione anti-austerity - aveva promesso di allargare un po’i cordoni della borsa dopo sette anni di sacrifici che hanno prodotto manovre di austerità pari al 30% del Pil ellenico.
«La situazione sta migliorando - aveva detto in un discorso televisiovo al Paese - e il 2016 si chiuderà con un avanzo primario superiore alle attese». Questo piccolo “tesoretto” sarà destinato a garantire una tredicesima (precedentemente abolita) alle pensioni sotto gli 850 euro e a congelare l’aumento dell’Iva sulle isole dell’Egeo dove sono sbarcati i rifugiati che hanno, loro malgrado, parzialmente rovinato la stagione estiva di questi luoghi.
I creditori, presi in contropiede dalla mossa di Tsipras, si sono irrigiditi e i falchi del Nord Europa hanno promesso una risposta dura. I greci hanno visto nel varo di queste misure espansive una mossa politica della disperazione per rivitalizzare il consenso di Syriza (in calo nei sondaggi rispetto al centrodestra di Nea Demokratia) nell’ipotesi che si fa sempre più forte tra gli analisti locali che Tsipras, pur di non cedere ai creditori, chiami il paese al voto anticipato per l’ennesimo braccio di ferro con i creditori.
Oggi il governo ha deciso di mettere al voto in Parlamento il bonus pensionistico una tantum e il rinvio dell’aumento dell Iva nelle isole. Una decisione che ha messo in difficoltà Nea Dimokratia, il maggior partito di opposizione, che ha detto di essere pronto a votare a favore del provvedimento in Parlamento oggi per evitare di essere accusato di “affamare” i pensionati e di essre a favore delle politiche di austerità volute dalla troika.
Il Governo greco ha registrato un avanzo di bilancio primario di 7,45 miliardi di euro negli 11 mesi a novembre, battendo il suo obiettivo di 3,89 miliardi di euro grazie a maggiori entrate fiscali. Su questa base Tsipras ha deciso di usare 617 milioni di euro del “tesoretto” per pagare una tantum agli 1,6 milioni di pensionati e alleggerire l’austerità.
Le prossime settimane diranno se si andrà allo scontro o si troverà, come si augura il ministro delle Finanze greco Euclid Tsakalotos, un accordo accettabile per tutte le parti in causa.