Corriere Roma 7.12.16
Raggi ha un nuovo nemico, Berdini
La sindaca contro l’assessore che non vuole aprire ai costruttori, anche sullo stadio della Roma
di Goffredo Buccini
Un
nuovo caso scuote il Campidoglio: l’assessore all’urbanistica Paolo
Berdini potrebbe lasciare la giunta dopo lo scontro con la maggioranza
M5S. Il casus belli è lo stadio della Roma: Berdini ha criticato
location, volumetrie del progetto, e ha chiuso agli investimenti
privati. Raggi e il suo vicesindaco Frongia danno l’ultimatum
all’assessore.
S e è vero che si è discusso il taglio
dell’assessore in una riunione pressoché segreta, e di fronte al
trasecolato stupore dell’assessore medesimo, ci appare che il metodo
capitolino sconfessi ampiamente la tanto sbandierata trasparenza
grillina (già in effetti molte volte contraddetta da scandali e
omissioni varie nel resto d’Italia). Trasparenza che, del resto, la
Raggi irride sistematicamente snobbando la sala stampa del Campidoglio e
comunicando senza contraddittorio via Facebook. Ma ciò che preoccupa di
più, se il divorzio verrà consumato fino in fondo, è lo spegnimento di
una voce libera in seno al governo di Roma. Berdini, che non ripete
certo da Beppe Grillo la propria legittimazione a fare politica, è stato
sin dall’inizio il meno allineato, il più duro con Marra (chiedendone
un passo indietro), il meno chiuso sulle Olimpiadi e il più attento,
sulla questione di Tor di Valle, alle ragioni dei comitati di cittadini
(non erano loro l’alfa e l’omega del grillismo?). La vicenda genera un
dubbio certo ingeneroso per la sindaca: che si privilegi la fedeltà
svilendo del tutto il peso della competenza. Così fosse, ci permettiamo
di proporre già il successore di Berdini nella persona del capogruppo
pentastellato Paolo Ferrara, il quale, intervenendo in radio sulla
Roma-Ostia, ha sostenuto che la linea trasporta 90 mila pendolari
l’anno: che è quasi quanti ne vengono in realtà trasportati ogni giorno.
Imperdibile .