Corriere 7.12.16
Un’altra crepa nella giunta Raggi In bilico il titolare dell’Urbanistica
di Andrea Arzilli
La
visione diversa sulle Olimpiadi 2024, sul destino della metro C, sullo
sviluppo urbano di Roma. E soprattutto una chiusura categorica agli
investimenti dei privati. In Campidoglio scoppia il caso Paolo Berdini (
foto ), assessore all’Urbanistica della giunta M5S di Virginia Raggi.
Due giorni dopo la vittoria del No al referendum, si apre un nuovo
fronte che mette in bilico la permanenza di Berdini nella squadra della
sindaca. Il casus belli è il nuovo stadio della Roma, progetto
finanziato interamente da soggetti privati (Parnasi) e giunto al rush
finale al tavolo della Conferenza dei servizi. Per Berdini, che ha
criticato apertamente la location e le volumetrie dell’impianto, le
opere pubbliche devono essere finanziate con soldi pubblici. Per il
resto della giunta M5S, invece, c’è un’apertura ai fondi privati
suggellata anche dal placet del leader Cinque Stelle, Beppe Grillo. Così
in Campidoglio c’è chi non digerisce più una visione «non integrata»
con il resto della squadra, anche se, ufficialmente, si tende a smorzare
il caso. «Stiamo lavorando sullo stadio della Roma, non ci curiamo
delle chiacchiere da vecchia politica», ha detto il capogruppo M5S in
Assemblea, Paolo Ferrara. «Berdini? Che ci sia malcontento è risaputo»,
ha ammesso Angelo Diario, consigliere M5S. Se Berdini lasciasse la
giunta sarebbe solo l’ultimo di una lunga serie di casi: dagli addii
dell’ex assessore al Bilancio Marcello Minenna e dell’ex capo di
gabinetto Carla Romana Raineri, fino alle turbolenze politiche sul ruolo
di Raffaele Marra.