Commenti dai giornali esteri sul referendum
Internazionale 8.12.2016
Le opinioni
Le ragioni della sconfitta
'Sia Matteo Salvini sia i cinquestelle considerano l'esito del referendum una grande vittoria', scrive Stephanie Kirchgaessner sul Guardian, 'ma non è detto che chi ha votato no voterà in caso di elezioni uno dei due partiti. Ad alcuni sostenitori del no non interessava il destino di Renzi, ma erano convinti che la crescita del populismo rendesse pericolose le modifiche proposte dal referendum. L'innegabile spinta che hanno oggi il Movimento 5 stelle e la Lega nord potrebbe rafforzare l'alleanza tra il Partito democratico e Forza Italia, contro i gruppi antisistema'.
Su Libèration Eric Jozsef scrive: 'Nonostante le promesse di Matteo Renzi di trasformare il paese in pochi mesi e nonostante le riforme adottate, l'Italia è ancora impantanata nella crisi economica e nella disoccupazione. E non è un caso se in Campania e in Sardegna il no ha raggiunto il 70 per cento'. 'La vittoria del no al referendum sulle riforme istituzionali', scrive ClÛvis Rossi sul quotidiano brasiliano Folha de Sao Paulo, 'non fa parte di una specie di effetto Trump e non è nemmeno una vittoria del populismo. A guidare la campagna del no c'erano molti politici tradizionali: Silvio Berlusconi e alcuni leader della sinistra del Partito democratico. Ha votato no anche quella che in Italia viene chiamata con disprezzo la casta, molti intellettuali e importanti settori della società civile'. 'La sconfitta di Renzi può portare a conseguenze imprevedibili per il futuro dell'Europa. L'instabilità politica ed economica e il rafforzamento del movimento populista di Beppe Grillo, che ha guidato la campagna per il no, sollevano seri dubbi sulle prospettive dell'euro', scrive il quotidiano greco Kathimerini. 'Il fallimento di Renzi non significa il disastro immediato per l'Italia e la forza dei politici antisistema non è l'unica ragione della sua sconfitta', scrive Tomasz Bielecki sul quotidiano polacco Gazeta Wyborcza.