Repubblica 30.11.16
Perché No
Ugo Rescigno
“Persa l’occasione per fissare i principi dei sistemi di voto”
La sua composizione ne fa un organismo senza senso e il potere di inchiesta limitato potrà creare controversie
Giuseppe Ugo Rescigno è professore emerito di Istituzioni di Diritto pubblico alla Sapienza di Roma
ROMA.
Il giudizio preventivo della Corte eviterà che bocciature a posteriori
di leggi elettorali mettano in discussione la legittimità del
Parlamento. Non le sembra positivo professor Rescigno?
«Premesso
che il mio no complessivo non dipende, se non in minima parte, dal
giudizio su queste disposizioni, è vero che si è rivelato necessario
introdurre eccezionalmente un vaglio preventivo di legittimità
costituzionale; nello stesso tempo emergono anche in questo caso
improvvisazioni e lacune. La principale sta nel dare alla Corte un
potere così grande senza scrivere in Costituzione, con parole chiare, i
principi ai quali le leggi elettorali debbono attenersi».
Questo non è un rafforzamento delle prerogative delle minoranze?
«La
constatazione che le minoranze parlamentari ottengono un potere di
controllo non toglie nulla alla critica prima enunciata. Inoltre, posto
che nella logica del nuovo articolo 73 la sentenza della Corte deve
essere unica e definitiva, i cittadini non hanno alcuna possibilità di
ricorrere contro le leggi elettorali».
Inchieste parlamentari, amnistia e indulto, dichiarazione di guerra spetteranno alla sola Camera. Vede dei rischi in questo?
«Dato
il progetto, è in parte inevitabile. Però, per amnistia e indulto
questa poteva essere l’occasione per rimediare allo sconcio demagogico
per cui questa legge deve essere approvata con la maggioranza dei due
terzi. Inoltre l’esperienza ha reso evidente che oggi vengono condotte
guerre ufficialmente chiamate con altro nome: è significativo che tra
tante cose si sia dimenticata proprio questa. Quanto alle commissioni di
inchiesta non condivido la limitazione del Senato a materie
“concernenti le autonomie locali”, perché o la norma rimarrà inerte
(data la composizione del Senato che ne fa un mostriciattolo senza
senso: è la ragione principale del mio no) oppure darà luogo a
controversie».