sabato 12 novembre 2016

Repubblica 12.11.16
“Il mercato globale è online, niente lo fermerà”
L’intervista. parla Mike Evans, Presidente americano di Alibaba, il colosso cinese dell’e-commerce
di A. Aq.

SHENZHEN. «No, scusate, non posso dirvi cosa penso della politica di Donald Trump verso la Cina perché onestamente ancora non ho capito quale sia la politica di Trump».
Dice il presidente eletto: America First. L’America prima di tutto.
«Ma che cosa vuol dire America First? Ogni paese, per chi lo rappresenta, viene prima di tutto. O no?».
Mike Evans è l’americano che il cinese Jack Ma ha voluto alla presidenza di Alibaba: e chi gliel’avrebbe mai detto che si sarebbe dovuto cacciare in questa situazione. Nel giorno più bello per il gigante online, quel Singles Day che ieri ha mosso in sole 24 ore più di 17 miliardi di dollari di merci online, l’ex vicepresidente di Goldman Sachs si trova a incrociare a distanza il suo presidente eletto, rispondendo in conferenza stampa e poi scambiando due battute con Repubblica.
L’elezione del miliardario è un freno al commercio online?
«Ma guardate cosa è successo in questo Singles Day. Il nostro evento è la rappresentazione perfetta di cosa vuol dire globalizzazione. Qual è il paese numero uno nei nostri scambi con la Cina? Gli Stati Uniti. La classe media cinese chiede ormai brand di qualità, prodotti occidentali. Ecco cosa vuol dire America First: ecco cosa vuol dire riportare ricchezza in America ».
Il mercato globale è salvo.
«Intanto la globalizzazione non è più quella delle multinazionali. Globalizzazione sono i tanti marchi che incrociano gli stores di tutto il mondo: e il mezzo migliore per farli incontrare è l’online. È qui che interveniamo: connettendo i piccoli e medi business. Grazie al web. E sempre di più ai cellulari: oltre l’80% delle contrattazioni al Singles Day sono passati dal mobile».
E in questo mercato globale che ruolo ha l’Europa?
«Abbiamo aperto sette uffici. Facciamo girare sulla nostra piattaforma 14mila marchi internazionali. Certo, dopo gli Stati Uniti al secondo posto nei nostri scambi abbiamo il Giappone, la Corea, l’Australia. Ma chi troviamo subito dopo? La Germania ».
Facciamo atterrare il tappeto di Alibaba in Italia?
«In Italia ci siamo già. Certo, non ancora con la vendita diretta. Intanto tra il nostro fondatore e il vostro premier Renzi c’è un rapporto anche di amicizia».
Piani concreti?
«Abbiamo già lanciato il 9-9, un evento per aprire ai nostri mercati il vostro vino. Poi Jack e Matteo si sono rivisti al G20 di Hangzhou, lui è venuto a trovarci al nostro campus. Sa perché per noi l’Italia è il paese ideale?» Prego.
«Intanto perché è fashion, cibo, tanti marchi prestigiosi, da Maserati in giù: brand che ispirano la nuova classe media globale. E poi non siete la patria delle piccole imprese? Il tessuto ideale da connettere con il resto del mondo».
President Trump permettendo.
«Ripeto: prima l’America vuol dire prima la Cina, prima l’Europa. Io non vedo altra strada se non quella da fare insieme». ( a. aq.)