lunedì 21 novembre 2016

La Stampa 21.11.16
Se vince il No

Sarà il caos (Luigi Zanda, Pd). Avremo una coalizione di governo che vede insieme grillini, leghisti e comunisti (Gianfranco Librandi, Civici e innovatori). Torniamo a essere una vera democrazia (Silvio Berlusconi, FI). Sarà un po’ come la Brexit (Dario Franceschini, ministro). Il paese sarà in balia di speculatori finanziari (Dario Nardella). Lo Stato potrebbe estendere la ricerca di petrolio ovunque (Michele Emiliano, governatore della Puglia). Avremo Virginia Raggi sindaco d’Italia (Pier Ferdinando Casini, Area popolare). Il nostro paese sarà ingovernabile per decenni (Dario Franceschini). Non si ridurranno mai più i costi della politica (Matteo Renzi). Gli italiani che sono andati via torneranno in Italia (Luigi Di Maio). Torniamo alla casta (Matteo Renzi). Sarà un Natale con la casta (Comitato Bastaunsì). Avremo un sistema che non riesce a decidere, e lì c’è il rischio autoritario (Maria Elena Boschi). Avrà una funzione educativa e farà crescere il paese (Gianna Fracassi, Cgil). Si metterà in sicurezza il paese (Lorenzo Cesa, Udc). Avremo la democrazia del vuoto di potere (Dario Nardella). Siamo cool e vincenti, come Bob Dylan (Carlo Sibilia, M5s). Non avremo voce nei grandi vertici internazionali (Matteo Renzi). Torniamo alla bicamerale D’Alema (Matteo Renzi). Non diventeremo schiavi del sistema più infame, schiavi di Bruxelles, di Francoforte e di Berlino (Matteo Salvini, Lega). Non verrà fuori un nostro Erdogan (Lorenzo Cesa). Tornano i dinosauri della politica (Dario Nardella). Gli amici di Renzi - JP Morgan in primis con il loro consulente Tony Blair - ci rimettono un sacco di soldi (Renato Brunetta, FI). Vince l’Italia del rancore e dell’odio, l’italietta senza credibilità che si rassegna senza combattere (Simona Vicari, sottosegretario). Nell’Unione europea non ci fila più nessuno (Matteo Renzi). Lascio la politica (Alberto Baccini, sindaco di Porcari, Lucca).