Internazionale
19.10.2016
Non
fiction di Giuliano
Milani
Come
cambiano i libri e i lettori
Marco
Cursi, Le
forme del libro. Dalla tavoletta cerata
all’e-book
Il
Mulino, 288 pagine, 22 euro
I
testi che oggi chiamiamo libri hanno cambiato vari supporti nel corso
del tempo. In principio si usavano le tavolette cerate, poi sono
arrivati i rotoli, quindi i codici, ovvero i libri manoscritti a
pagine che a lungo hanno tenuto banco influenzando il supporto
successivo, il libro a stampa e poi, inine, gli ebook. Marco Cursi,
studioso di paleografia e di storia della scrittura, spiega come ogni
cambiamento materiale portò mutamenti nella fruizione del testo.
Alla fine dell’antichità, quando si passò al codice, si
interruppe la lettura ad alta voce e cominciò la lettura silenziosa.
All’inizio dell’epoca moderna la stampa moltiplicò in modo
esponenziale la quantità di libri disponibili. Ma il cambiamento che
più colpisce è l’ultimo, quello avvenuto negli ultimi anni,
legato alla possibilità di scaricare sullo stesso supporto – il
lettore di ebook – libri di natura diversissima, che possono essere
riadattati, reimpaginati, distribuiti su un numero diverso di
colonne. Cursi la chiama “la fine della civiltà della pagina”,
il superamento di una fase plurimillenaria in cui la lettura di un
libro era associata alla memoria visiva di spazi precisi: un
cambiamento che nella lettura di un romanzo giallo può passare
inavvertito, ma in un libro di studio modifica profondamente il
rapporto tra lettore e testo.