Il Sole 19.11.16
Il filo comune tra i prescelti: marcate tendenze estremiste
di Mario Platero
Donald
Trump non comincia bene: se voleva dare un segnale distensivo e di
apertura all’opposizione, se voleva allargare il suo abbraccio
all’America delle aree metropolitane e delle minoranze non avrebbe
dovuto scegliere personaggi come Jeff Sessions alla Giustizia, il
Generale in pensione Michael Flynn alla guida del Consiglio per la
Sicurezza Nazionale e il deputato del movimento Tea Party Mike Pompeo
alla guida della Cia. Ciascuno è caratterizzato da marcate tendenze
estremiste: Sessions fu un simpatizzante del Ku Klux Klan, Flynn è un
antislamico con la tendenza a “inventare”, Mike Pompeo è contro l’Iran,
un radicale anche se ha l’esperienza di aver guidato la Commissione
Intelligence alla Camera. Che sia il “contentino necessario” per chi lo
ha appoggiato? Possibile. Il beneficio del dubbio per ora deve restare.
Per due ragioni. La prima: Trump ama l’idea del “bad cop good cop”,
manda avanti un falco pronto ad assumere posizioni anche durissime per
poi intervenire direttamente per risolvere un negoziato difficile. Ma
per la Giustizia? Non deve negoziare con potenze straniere ma dimostrare
equità nel perseguire ad esempio poliziotti dal grilletto facile contro
afroamericani. Lo farà? Secondo punto: Trump deve soddisfare la sua
base politica. E gli uomini che ha scelto ieri erano suoi sostenitori
della prima ora e dunque meritavano un “premio”. Trump inoltre deve
ancora scegliere i responsabili di dicasteri molto pesanti come quello
degli Esteri o del Tesoro. Sarà più’ “morbido”? Già oggi incontrerà Mitt
Romney, l’ex candidato repubblicano contro Obama, un moderato centrista
che potrebbe emergere come il favorito per il dipartimento di Stato. Se
al Tesoro riuscisse ad avere l’Ok di Jamie Dimon, ceo di JP Morgan
Chase, pragmatico e decisionista, stimato a Wall Street, potrà
dimostrare di aver acquisito due importanti “professionisti”. E Rudy
Giuliani? È considerato una “testa calda” inadatta per gli Esteri.
Meglio alla “sicurezza interna”? Vedremo. Restano aperti anche Difesa,
Commercio e Ambiente. Per capire meglio dovremo attendere.Intanto Trump
dimostra di muoversi rapidamente. Ma farà anche una nomina democratica
come aveva fatto Obama al suo primo mandato scegliendo il repubblicano
Gates alla Difesa? Conoscendo Trump sembra difficile, ma se decidesse di
farlo non c’è dubbio su un punto: terrà la “sorpresa” per ultima.