il manifesto 4.10.16
Renzi e gli «spacciatori» del No fuori dalle scuole. M5S avverte
Referendum costituzionale. Il premier invita i suoi a organizzare la campagna del sì nelle scuole
ROMA
«Cosa intendeva Renzi quando dichiarava che ’dobbiamo partire dalle
scuole, dai licei’? Ci manca soltanto che adesso voglia allungare le
mani anche sul mondo dell’istruzione per promuovere la sua campagna
referendaria». Il Gruppo M5S alla Camera commenta così quanto detto
domenica dal premier a Classedem, la scuola di formazione del Pd:
«Vogliamo sperare che Renzi si sia espresso male – aggiungono i 5S – In
Italia i partiti non possono entrare nelle scuole». Il segretario aveva
invitato i giovani dem a darsi una mossa: «Ho chiesto a qualcuno di voi
quanti comitati ha fatto: uno di voi mi ha detto già due. A quest’ora
dovrebbe averne fatti 20, c’è bisogno di prendere tutte le scuole del
vostro territorio, i licei». Frequentati, par di capire, da pericolosi
’spacciatori’ del No («i ragazzi che votano sono spesso avvicinati da
persone che vogliono raccontare la riforma e la raccontano deformata»).
Dunque per Renzi «è un fatto di educazione civica andare a spiegare che
non c’è nessun rischio autoritario. C’è bisogno che ciascuno di voi si
faccia l’elenco delle sue scuole provincia per provincia» e «c’è bisogno
di essere in tutte le facoltà».