il manifesto 25.10.16
Dopo Mattarella Scalfari ci dirà che anche il papa vota Sì
di Valentino Parlato
È
bene che i lettori di la Repubblica lo sappiano: il giornale che
comprano tutti i giorni sostiene Matteo Renzi e il Sì al referendum del 4
dicembre. Eugenio Scalfari, fondatore del giornale, ha iniziato da
tempo questa campagna a favore di Renzi con i suoi attacchi all’amico
Zagrebelsky.
Esaltando l’«oligarchia democratica» e l’utilità e
necessità che «pochi siano al volante». Tutto questo era già chiaro da
quando Scalfari scriveva (una tattica efficace, bisogna riconoscerlo) di
non avere ancora deciso tra il Sì e il No anche se era facile capire la
sua scelta per il Sì. Poi, con l’editoriale di domenica scorsa 23
ottobre ha messo in gioco per il Sì anche l’attuale Presidente della
Repubblica, Sergio Mattarella, scrivendo: «Il Presidente è favorevole al
referendum istituzionale che pone fine al bicameralismo perfetto». E mi
pare ovvio che il Presidente non può far altro che tacere, poiché una
sua eventuale smentita potrebbe significare che intende votare No e
Mattarella, con il suo silenzio, ha voluto tenersi fuori da questa
brutta faccenda della nostra sofferente democrazia.
Così, dopo
Obama, Scalfari schiera anche Mattarella tra i sostenitori del Sì e del
nostro Renzi, attivo rottamatore della Repubblica democratica. Ci manca
solo che Scalfari, che ama raccontarci delle sue telefonate con
personaggi di primo piano, non ci venga a dire che anche il Papa lo ha
confortato dicendogli che voterà Sì.
Dobbiamo prendere atto di
questa impegnata campagna di Repubblica a favore di Renzi e del Sì al
referendum, chissà cosa ne pensano i lettori del quotidiano.
Per
concludere vorrei dire che come giornalista del manifesto e antico
lettore dell’Espresso e di Repubblica, questi ultimi due una volta non
governativi, faccio appello alla resistenza (questa parola ci torna in
mente) contro questa deriva antidemocratica e autoritaria: «Solo pochi
al volante» e tutti gli altri passeggeri che pagano il biglietto, ma non
hanno voce in capitolo.