il manifesto 21.10.16
Invito alla ministra Boschi
In un
recente convegno pubblico Maria Elena Boschi ha sostenuto che nei
comitati del no non ci sono donne impegnate in prima linea. Un abbaglio.
Infatti, nel Comitato per il No, presieduto da Alessandro Pace e
Gustavo Zagrebelsky, le donne impegnate ci sono, sono tante e anche
autorevoli, come, per esempio, Lorenza Carlassare, Silvia Manderino,
Sandra Bonsanti e Anna Falcone.
Chissà se la ministra per le
riforme avrebbe voglia di confrontarsi in pubblico con una di loro,
magari accettando proprio l’invito dell’avvocato Falcone: «Gentile
ministra Boschi, in qualità di donna e vicepresidente nazionale del
Comitato per il No, la invito a un confronto diretto e pubblico, ovunque
lei voglia. Così ci chiariamo una volta per tutte sul merito della
riforma e sull’ennesima menzogna propagandistica del suo governo».
Nell’attesa
di una risposta, la campagna elettorale del Comitato prosegue con
rinnovato vigore, come testimoniano la continua nascita di nuovi
comitati locali (anche all’estero), ormai oltre quota 600, e gli ottimi
risultati della pagina facebook (oltre tre milioni e seicentomila le
persone raggiunte, più di 80mila like).
Inoltre, è stata lanciata
una nuova campagna di sottoscrizione: i fondi raccolti finora sono stati
preziosi per realizzare volantini, manifesti, spot video e radio, ma
sono insufficienti per arrivare al 4 dicembre, specialmente se
paragonati ai tre milioni di euro messi in campo dal Pd.
Per
questo il Comitato chiede a tutti un ulteriore sforzo per combattere
insieme una battaglia decisiva in difesa della Costituzione e dei
diritti fondamentali dei cittadini. Tutti coloro che faranno una
sottoscrizione riceveranno un “certificato di sana e robusta
Costituzione”.