Corriere 8.10.16
Quest’anno il più inquieto di tutti è Luciano Canfora
di Francesco Cevasco
Quel
 de precisis — come lo chiama qualche suo studente — del professor 
Luciano Canfora dovrà trovare una mensola, nel suo studio, su cui 
ospitare qualcosa di disordinato, di storto, di asimmetrico: la pentola 
«sghimbescia» che viene assegnata all’«Inquieto dell’anno». Dentro la 
pentola non ci sono soldi, c’è un foulard, «sghimbescio» anche lui, con 
un nome e una data. Una banda di anarchicheggianti intellettuali assegna
 da un ventennio questo riconoscimento a qualcuno che se lo merita 
perché canta fuori dal coro e insegue l’inquietudine intesa come 
sinonimo di conoscenza. Prima o poi Canfora doveva cadere nella 
ragnatela: grecista, latinista, idealista, polemista, comunista, 
saggista, italianista, francesista, proporzionalista.
Insomma, 
domani al teatro Chiabrera di Savona, Canfora sarà nominato «Inquieto 
dell’anno». Il presidente del Circolo degli Inquieti, Paolo De Santis, 
dirà qualcosa tipo: «Il suo (di Canfora) pensiero classico, non come 
citazione del passato, ma come nascita della modernità, è di guida per i
 nostri comportamenti. In lui il Circolo riconosce il maestro che 
insegna, suggerisce e apre le menti». E, già che ci siamo, in onore 
dell’illustre grecista, la kermesse savonese è stata tutta dedicata alla
 Grecia. Ieri sera, parole ed emozioni di Konstantìnos Kavàfis e Giòrgos
 Sefèris tradotti da Guido Ceronetti (anche lui, qualche edizione fa, 
«Inquieto dell’anno»). Arriverà poi, oggi, il filosofo Valerio Meattini.
 I sublimi lo ascolteranno parlare del suo nuovo libro Anamnesi e 
conoscenza in Platone , i prosaici lo seguiranno al Mercato Civico di 
Savona dove si potranno annusare gli odori e assaggiare i sapori dei 
cibi greci: «Un luogo mitico, il mercato — dice De Santis —, un posto di
 scambio di derrate e di merci e quindi di culture. Che ricorda la tela 
Vucciria di Guttuso e la canzone di De André Creuza de mä che termina 
con le voci dei venditori liguri».
Ci sarà una sobria apparizione 
della sindaca di Savona, Ilaria Caprioglio. Lei era presidente del 
Circolo degli Inquieti, ma per ovvie ragioni di eleganza ha dato le 
dimissioni per dedicarsi a tempo pieno all’incarico istituzionale. Ci 
sarà alla serata in cui Canfora verrà premiato e in cui saranno raccolti
 fondi per finanziare il ripristino del museo Leopardi di Visso, in 
provincia di Macerata, colpito dal terremoto dell’agosto scorso, in cui 
sono conservati molti manoscritti del poeta marchigiano, tra cui 
l’originale de L’infinito .
E ci sarà anche il guru del Circolo 
degli Inquieti, il fondatore ed ex presidente Elio Ferraris, tanto 
inquieto che le ha passate tutte: ragazzo ribelle, studente di 
Sociologia a Trento ai tempi dei cattivi maestri, radicale e comunista 
con doppia tessera, editore utopista eccetera. Luciano Canfora è in 
buona compagnia.
 
