martedì 25 ottobre 2016

Corriere 25.10.16
Placare i legionari con la pensione
di Antonio Carioti

Nei fatti il primo imperatore romano, scrive Mary Beard nel libro Spqr (traduzione di Aldo Piccato, Mondadori, pp. 554, e 25), fu Pompeo, come dimostrano gli onori di tipo monarchico a lui tributati dopo le vittorie in Oriente. Del resto i legionari, con il nuovo reclutamento introdotto da Caio Mario nel 108 a.C., erano da tempo più fedeli ai loro comandanti che alla Repubblica. Ciò aveva destabilizzato i pilastri della vita politica romana, per cui «la cariche dovevano rimanere temporanee» e, tranne casi eccezionali, il potere andava gestito «in modo collegiale». La guerra tra Cesare e Pompeo non vide certo contrapporsi un aspirante tiranno e il difensore delle libertà repubblicane: entrambi puntavano al potere assoluto. Poi il cerchio, nota Mary Beard, si chiuse con Augusto, che garantì ai legionari una pensione a carico dell’erario: così riguadagnò la loro fedeltà allo Stato, ormai autocratico, e li escluse dalla lotta politica. Va aggiunto che le pagine dedicate ai grandi protagonisti sono solo una parte del libro, che offre un quadro vivace e scorrevole anche dei costumi, dei culti, della vita quotidiana, spaziando dalle origini di Roma al II secolo d.C.