lunedì 26 settembre 2016

La Stampa 26.9.16
Spagna, crollano i socialisti
Trionfo dei popolari di Rajoy
di Francesco Olivo

Una nuova sconfitta dei socialisti non allontana lo spettro delle terze elezioni in un anno. Il voto regionale di ieri, in due territori diversi e nordici, la Galizia e i Paesi Baschi, indeboliscono ulteriormente il segretario del Psoe, Pedro Sanchez, quello del no al premier uscente, che sta provocando un’inedita paralisi: da quasi un anno la Spagna è senza governo e se entro il 31 ottobre non si troverà un premier si tornerà alle urne il 18 dicembre.
Con la sconfitta chiara in Galizia, dove trionfa il Pp (maggioranza assoluta) e la marginalizzazione nei Paesi Baschi (persa quasi la metà dei voti), Sanchez farà fatica a resistere alle pressioni dei colonnelli del suo partito, che gli contestano il mancato via libera a Rajoy e soprattutto il tentativo di formare un governo di sinistra con Podemos e l’appoggio degli indipendentisti baschi. Gli ex indignados di Pablo Iglesias non sfondano, ma superano i socialisti nei Paesi Baschi e quasi pareggiano in Galizia. Nessun seggio per Ciudadanos.
A Santiago di Compostela, la terra di Rajoy, grande feste dei popolari, che ottengono agevolmente la maggioranza assoluta, superando il 50 per cento, grazie all’astro nascente del partito Alberto Núñez Feijóo (non sempre allineato al premier).
A Bilbao tutt’altro scenario: trionfo del Partito Nazionalista Basco, che non avrà bisogno dei popolari per governare, (e Rajoy al contrario avrebbe un gran bisogno dei loro 5 deputati a Madrid). Il Pnv in campagna elettorale ha voluto distinguere la sua strada da quella dei secessionisti catalani.
A quattro anni dal cessate il fuoco dell’Eta (che non ha però consegnato le armi), la società basca è sempre meno indipendentista, solo il 18 per cento, secondo un sondaggio recente, vuole lasciare la Spagna. Ciò nonostante, resta forte la sinistra radicale di Bildu, un tempo considerato il braccio politico dei terroristi dell’Eta, che conquista 17 seggi, nonostante l’esclusione del suo discusso leader Arnaldo Otegi, recentemente uscito dal carcere, per terrorismo. Dodici seggi per Podemos che qui aveva vinto le politiche. I partiti «costituzionalisti», Psoe e Pp, finiscono al quarto e quinto posto.