venerdì 23 settembre 2016

La Stampa 23.9.16
Turchia, Erdogan punisce 100 mila “golpisti”
A due mesi dal fallito colpo di stato cacciati altri 785 dipendenti pubblici. Blitz della polizia in tribunale
di Francesco Semprini

Ancora purghe in Turchia dove gli emissari di Ankara hanno preso di mira altre centinaia di cittadini accusati di essere coinvolti a vario titolo nel tentato golpe del 15 luglio. Tra essi c’è anche Mehmet Altan, professore universitario turco accusato di essere «gulenista», ovvero seguace di Fethullah Gulen, predicatore e politologo turco dissidente capo del movimento Hizmet. Era stato fermato il 10 settembre insieme al fratello, noto scrittore e giornalista, Ahmet, che invece è stato rilasciato con obbligo di firma settimanale e divieto di espatrio. A sostegno dei due intellettuali turchi, e contro la «caccia alle streghe» da parte del presidente Erdogan, avevano lanciato un appello diversi autori, da Orhan Pamuk a Elena Ferrante a Roberto Saviano. Quest’ultimo aveva dedicato proprio ai fratelli Altan il recente premio «M100 Media Award 2016», ricevuto da Angela Merkel. Gli Altan sono accusati di aver «anticipato» la sera prima il tentativo di colpo di Stato durante una trasmissione tv. Ieri è stato un altro giorno di grandi epurazioni in Turchia, proprio nei confronti di presunti «gulenisti». Il ministro del Lavoro ha licenziato 785 dipendenti, accusati di legami con la presunta «rete golpista» del predicatore, portando a oltre 100 mila il numero delle persone arrestate e cacciate o sospese dalle pubbliche amministrazioni. Sempre ieri la polizia ha compiuto un blitz nel palazzo di giustizia Anadolu di Istanbul per eseguire mandati d’arresto contro circa 100 dipendenti del tribunale, anche loro accusati di golpismo di stampo «gulenista». Provvedimenti indiscriminati che sovente si rivelano privi di fondamento: da due giorni, infatti, centinaia di persone sono in coda ad Ankara davanti alla commissione governativa istituita dal primo ministro Binali Yildirim, per il riesame delle sospensioni dalle pubbliche amministrazioni.