La Stampa 20.9.16
Classi pollaio
Il Miur impone alla scuola di iscrivere l’alunno rifiutato
«È
finito un incubo. Immensamente grazie». Ha commentato così la madre
dello studente di 11 anni, che era stato rifiutato dalla scuola media
Baracchini di Villafranca in Lunigiana perché la sua classe aveva già
troppi alunni, dopo aver saputo che il ministero dell’istruzione ha
invece imposto l’iscrizione del ragazzo.
«È dall’inizio di
settembre che in casa non si dormiva né si mangiava per questa brutta
storia - racconta la mamma dell’undicenne - Eravamo molto preoccupati
per mio figlio perché questa vicenda lo ha molto scosso, ha pianto tanto
e noi non sapevamo come confortarlo». Però «ero certa che dal ministero
sarebbero stati comprensivi - confida la mamma- Spero adesso che non ci
siano ripercussioni future per questa decisione». L’Ufficio Scolastico
Regionale della Toscana sta seguendo e risolvendo il caso per consentire
l’iscrizione. Per chiarire la vicenda il ministero dell’Istruzione ha
inviato i suoi ispettori. La «Buona Scuola», la cui parola d’ordine è
stata «mai più classi pollaio», ha previsto un margine di autonomia per
ogni istituto ed è dunque il preside che può decidere.