Il Sole 29.9.16
Libri. Il dualismo tra Torino e Milano
Piccoli editori e Aie restano distanti sui Saloni e le date
di A. Bio.
Quello
delle date dei due Saloni del Libro che si terranno nel 2017 (a Milano
dal 19 al 23 aprile e a Torino dal 18 al 22 maggio), resta uno dei
principali nodi da sciogliere. Al di là di questo, l’assemblea nazionale
dei Piccoli editori dell’Aie, ieri a Bologna, non ha allontanato ma
neanche avvicinato i piccoli ai vertici di un’Aie che ha scelto Milano
per la sua kermesse.
«È stata una buona riunione» dove il maggior
timore sulle date era degli «editori per ragazzi preoccupati per la
concomitanza con la Fiera del Libro per ragazzi di Bologna» che si terrà
dal 3 al 6 aprile ha spiegato il presidente dell’Aie, Federico Motta. A
margine dell’incontro il numero uno dell’Aie si è poi trovato a
commentare una notizia «appresa, con molto stupore: la Regione Piemonte
ha deciso di ritirare il sostegno agli editori indipendenti piemontesi
che parteciperanno collettivamente alla Fiera nazionale della piccola e
media editoria “Più libri più liberi”. Siamo rimasti colpiti e
perplessi». Antonio Monaco, presidente dei piccoli editori Aie, ha su
questo punto incalzato: «Forse la Regione chiederà d’ora in avanti alle
imprese editoriali piemontesi, come requisito per accedere alle
agevolazioni e alle forme di sostegno previste dalle leggi regionali, di
fare un atto aggiuntivo di sudditanza?». Pronta la risposta da Torino:
«Nessuna ripicca, non è una rappresaglia», ha sottolineato l’assessore
regionale alla Cultura, Antonella Parigi, aggiungendo che «stiamo
lavorando per creare un Salone e quindi è normale che si decida di
concentrare le forze su questo progetto».
Insomma le polemiche non
sembrano finire dopo l’addio dell’Aie al Salone del Libro di Torino
anche se il presidente Motta vede ormai «superate le polemiche. Ora
siamo entrati nella fase destinata a capire». Il 5 ottobre è prevista la
presentazione del nuovo progetto che vedrà impegnata la Fabbrica del
Libro (joint venture fra Aie e Fiera di Milano). «Il ministro
Franceschini non so se ci sarà il 5 ottobre. Mi auguro la sua presenza»,
ha aggiunto Motta che sugli editori alle prese in futuro con due Saloni
ha precisato: «Sono liberi di fare quello che vogliono e sceglieranno
in base al progetto che valuteranno migliore».
Isabella Ferretti -
editrice della 66thand2nd, che fa parte del gruppo degli 80 editori
“Amici del Salone di Torino” ed è tra gli 11 editori fuoriusciti che
conservano però gli stessi diritti di tutti gli altri soci Aie fino alla
fine del 2016 – ha sottolineato che «spostare le date era una
possibilità, ma purtroppo è saltata, non siamo riusciti a raggiungere un
compromesso. Siamo talmente a ridosso, non so se si può fare nulla in
questo senso, però magari l’anno prossimo qualcosa potrebbe succedere».
Toni soft, ma la posizione è netta: «Le nostre dimissioni non sono state
contro il Salone di Milano visto che non si può essere contro una cosa
che non si conosce, ma rappresentano un segnale di dissenso rispetto
alla governance dell’Aie».