il manifesto 23.9.16
E ora tutti pazzi per Virginia
I 5
stelle si ricompattano intorno alla sindaca. Da domani la kermesse
palermitana. Ma la prossima settimana il consiglio voterà la mozione per
il No alle Olimpiadi. Sulla testo ancora dubbi. Anche Di Maio recupera
la parola e fa i complimenti a Raggi: «Daje». Attacchi a Malagò. Sul
palco siciliano l’incontra con l’arcinemica Lombardi
di Giuliano Santoro
ROMA
Il passo definitivo, quello che sancirà ufficialmente il ritiro di Roma
dalla corsa per le OIimpiadi 2024 verrà compiuto nei primi giorni della
prossima settimana, probabilmente martedì. Quel giorno il consiglio
comunale voterà la mozione contro la candidatura. Solo dopo il voto in
consiglio, che sancisce un atto di indirizzo politico formalmente non
richiesto ma ritenuto necessario per procedere, Virginia Raggi scriverà
una lettera al Cio per comunicare il dietrofront rispetto alla scelta
compiuta dall’amministrazione Marino. Dettaglio non marginale: il testo
della mozione. Nella bozza circolata si fa riferimento ad alcune delle
«città per le quali era stata prospettata l’ipotesi di una candidatura,
poi ritirata»: Dubai, San Diego, Boston e Amburgo. Ma questo passaggio
era già stato al centro di un ricorso al Tar del Coni contro il quesito
referendario sulle Olimpiadi formulato dai radicali: conterrebbe delle
inesattezze, visto che non tutte le città menzionate avevano mai
ufficializzato al Cio la loro disponibilità ad ospitare i giochi, dunque
non potrebbe trattarsi di «ritiro» paragonabile a quello di Roma. Lo ha
detto, a botta calda subito dopo lo schiaffo di Raggi, il presidente
del Coni Malagò: «Do un vantaggio alla Raggi: tolga i riferimenti alle
città che si sono ritirate».
Dopo la giornata del gran rifiuto, in
Campidoglio, in parlamento e nelle articolazioni digitali del Movimento
5 Stelle (dal blog di Beppe Grillo in giù) che si preparano ad andare
al raduno nazionale di Palermo si manifesta grande concordia. È il
giorno dell’orgoglio ritrovato. Luigi Di Maio dopo le vicende legate
all’indagine su Paola Muraro si era mostrato cortesemente gelido verso
le vicende romane. Ora esterna il suo appoggio alla sindaca via
Facebook: «Quelli che oggi parlano delle olimpiadi come occasione per lo
sviluppo e l’economia, parlavano allo stesso modo degli scempi che ci
hanno lasciato. La mangiatoia è finita. Daje Virgi’». Lo stesso fa
Alessandro Di Battista, che più di altri aveva forzato la mano sul no ai
giochi e che adesso polemizza con il presidente del Coni. «Malagò ha
detto alla Raggi: ’Le consiglio di non presentare la mozione’ perché
’gli amministratori che firmeranno quella delibera dovranno assumersi le
loro responsabilità. Se non sapessimo che si tratta di parole di un
semplice coatto potremmo quasi scambiarle per una minaccia».
Il
deputato romano annuncia di essere in procinto di depositare
un’interrogazione parlamentare per chiedere al governo dettagli sui
«milioni di euro spesi dal Comitato organizzatore di Roma 2024».
Anche
Roberto Fico, membro del direttorio tra i critici più severi nei giorni
scorsi sulle nomine di Virgina Raggi, polemizza con Malagò e fa sentire
il peso della sua carica di presidente della commissione di vigilanza
Rai. «La Rai ha il dovere di dare conto della complessità della
questione olimpica – scrive Fico – Domenica scorsa, invece, è accaduto
qualcosa che reputo non all’altezza del servizio pubblico. Alla Domenica
Sportiva è stato concesso al Presidente del Coni ampio spazio in
assenza di contraddittorio per diffondere le sue tesi e le sue
informazioni sulle Olimpiadi».
Più distaccata la sindaca di Torino
Chiara Appendino, che aveva incontrato la collega romana soltanto
qualche giorno fa e che aveva aderito alla cordata di città che si erano
dette disponibili ad ospitare eventi collaterali per le Olimpiadi. «La
scelta è stata autonoma della sindaca Virginia Raggi sulla base delle
conoscenze che ha – dice Appendino – non posso valutare un dossier che
non conosco».
Iniziano a trapelare le prime informazioni sul fine
settimana palermitano di Italia a 5 Stelle. I due giorni saranno virati
proprio sulle capacità di governo dei grillini. Ironia della sorte, il
palco dal quale Virginia Raggi rivendicherà la sua opposizione alle
Olimpiadi (e il suo ritrovato feeling con Beppe Grillo) è organizzato
anche dalla sua arci-nemica nel M5S romano, Roberta Lombardi. Il Foro
italico di Palermo verrà riempito da 180 gazebo che saranno divisi per
temi e per protagonisti: ogni Regione e ogni comune amministrato dal
Movimento ne allestirà almeno uno. Ci saranno gazebo per i parlamentari,
nazionali ed europei. Il sabato sarà la giornata più lunga: si parte
alle 10 con le «agorà», gli incontri tematici. Dalle 17 si accenderanno
le luci sul palco principale. Raggi parlerà il giorno dopo, al
pomeriggio. «Sarà un’occasione meravigliosa per parlare di presente e di
futuro, e ci saranno anche tantissimi ospiti internazionali con i quali
potremmo scambiare idee, esperienze. Si parlerà di ecologia, di
politica, di economia. Vi racconteremo quali saranno i nuovi obiettivi
da raggiungere», spiega sul blog Beppe Grillo. «Saremo in 100 mila»,
annunciano dall’organizzazione.