Internazionale
23.09.2016
Incontri
Un’altra
storia della Libia
Nelle
scuole libiche s’insegna
un
passato glorioso e si
tralasciano
particolari
imbarazzanti
per il presente
di
Khalifa Abo Khraisse
Se
non conosciamo la storia rischiamo di
non capire i fattori politici, religiosi
ed economici che hanno
plasmato il nostro presente, poiché il
presente è il risultato di problemi passati.
Dal 2011 in Libia s’insegna alle nuove
generazioni un elenco selettivo di
fatti, imponendo un unico punto di vista.
Avremmo potuto aggiungere qualche
drago e qualche mago e nessuno avrebbe
notato la diferenza, visto che
quella descritta non è la realtà.
Qualche
osservazione sui nostri nuovi
manuali di storia: in tutti i libri – dalla
quinta elementare alle scuole superiori –
l’occupazione
ottomana è descritta con
parole come: venuta, arrivo, permanenza.
Quattro secoli circa raccontati come
una favola: sono arrivati e ci
hanno liberati dai cristiani, dagli infedeli e
dagli sciiti. Qualche capitolo è dedicato a
spiegare come gli ottomani fossero al
servizio della nazione islamica, descrivendo
la loro occupazione come un
governo islamico legittimo. Perino i libici
che hanno opposto resistenza all’occupazione
ottomana sono definiti “movimenti
separatisti”. Il tono cambia con
l’epoca italiana: i turchi hanno combattuto
gli italiani con coraggio al fianco
degli eroi libici e in questo caso le
battaglie vengono descritte come jihad.
L’era di Gheddai, che va dal1969
al 2011, è riassunta in dieci righe e poi
si conclude: “Quando inalmente è arrivata
l’ora, i libici si sono sollevati come
un sol uomo da est a ovest, da sud
a nord, in una rivoluzione di massa cominciata
il 17 febbraio 2011. Il popolo libico
ha assistito a un gloriosissimo jihad
epico che ha restituito la libertà e la
dignità ai nostri cittadini”. Nei libri di
educazione islamica delle scuole superiori, poi,
s’insegna a non idarsi degli ebrei,
“noti in tutte le epoche storiche per
la loro attitudine al tradimento e
all’inganno”. Se questo è quello che s’insegna,
non c’è da chiedersi da dove sia
spuntato fuori il gruppo Stato islamico.
Khalifa
Abo Khraisse è un regista e sceneggiatore
libico. Sarà a Ferrara il 1 ottobre
con
Stefano Liberti e Andrea Segre.