e poi, con Vaticano e i vendoliani, altrettanto naturalmente, è all’attacco anche Confindustria
Il Sole 9.11.16
La sindaca batta un colpo
Un’altra caduta di credito
di Paolo Pombeni
La
defezione dell’incontro in Vaticano da parte della sindaca Raggi unita
alle critiche che le riserva “L’Osservatore Romano” segnano un altro
punto di caduta di credito (per non dire di peggio) per questa
amministrazione e, in questo caso, specificamente per il sindaco di
Roma. Ciò che dall’esterno non si riesce a capire è come mai si dia
tanto da fare per non azzeccarne una.
L’incontro evitato era
indetto dall’Azione Cattolica e il segretario della Cei mons. Galantino,
che sarebbe stato presente, aveva rilasciato una intervista che certo
non si poteva classificare come ostile. Che ragioni c’erano dunque di
sottrarsi a questo appuntamento? Si invocano ragioni personali, ma si sa
che in politica le ragioni personali, specie nei momenti molto delicati
(e questo lo è), devono passare in secondo piano, altrimenti sono le
classiche scuse diplomatiche.
Dunque è inevitabile chiedersi cosa
ci sia dietro l’atteggiamento sempre più ondivago e privo di strategia
della Raggi. I rumors dicono che è una figura eterodiretta, ma ci si
interroga se chi lo fa sia a sua volta così sprovveduto da farle fare
continuamente figuracce (e caviamocela così per non infierire). Viene il
sospetto che in realtà si stia assistendo ad un conflitto fra diverse
istanze che puntano ad eterodirigere la sindaca e che lei finisca per
invischiarsi da sola nelle contraddizioni dei diversi input che riceve.
Non è una bella cosa per chi deve governare la città che non solo è la
capitale d’Italia, ma che è anche un groviglio di problemi poco chiari
lasciati in eredità da decenni di degrado amministrativo.
Tuttavia
sarebbe meglio dell’altro sospetto che circola, cioè che la Raggi si
sottragga agli incontri pubblici perché non sa che dire essendo in
attesa di ulteriori colpi di scena provenienti dall’ingarbugliata
matassa che ha messo insieme nei suoi mesi di mandato. Se fosse così
sarebbe ovviamente molto grave.
Dire che così non si può andare
avanti è una banalità, ma rischia di essere la classica verità
lapalissiana. La sindaca dimostri di voler sciogliere l’intricata
matassa e soprattutto faccia capire che intende farlo senza prendere
ordini da nessuno.