sabato 27 agosto 2016

Repubblica 27.8.16
Sul referendum l’Anpi dice sì al duello con Renzi
Il presidente Smuraglia: non c’è più motivo per sottrarsi L’ipotesi 10 settembre alla Festa dell’Unità di Bologna
di Giovanna Casadio


ROMA. Carlo Smuraglia preferirebbe la Festa dell’Unità di Bologna. L’Anpi ha accettato il confronto con Renzi sul referendum costituzionale. Dopo settimane di polemiche, mancati inviti o offerte ai partigiani di andare alle Feste però senza parlare della loro posizione, ovvero il No alla riforma della Costituzione, il derby tra il presidente dei partigiani Smuraglia e il premier si terrà. E la data più probabile è il 10 di settembre a Bologna appunto, anche perché i compagni emiliani si erano già tenuti quel giorno libero da appuntamenti. L’altra possibilità è la Festa di Reggio Emilia, da dove rilanciano: «Qui l’Anpi è stata presente alla Festa sin dal primo giorno, fatelo da noi il dibattito, abbiamo anche la colonna sonora di Zucchero sul partigiano reggiano». Il Pd per la verità ha pensato alla Festa nazionale di Catania, dando così al confronto un risalto massimo. Ma l’Anpi su Catania ha molte perplessità, perché «organizzare lì un’ampia partecipazione sarebbe complicato ». D’altra parte i partigiani hanno posto alcune condizioni di luogo, data e moderatore spiegate nella nota diffusa ieri quando la decisione è stata presa: «Poiché la questione principale dibattuta nel corso dell’estate, circa la libertà, senza limitazioni, dell’Anpi di usufruire di spazi all’interno delle Feste dell’Unità, appare sostanzialmente e ragionevolmente risolta, non sussistono motivi di sorta per non accettare l’invito del segretario del Pd, Matteo Renzi rivolto al presidente Smuraglia, per un confronto pubblico sul referendum ».
Quindi, si fa. Dall’Anpi fanno sapere che un po’ dappertutto, a cominciare sempre da Bologna, ci sono stand e soprattutto libertà di espressione nelle Feste. Alla Festa di Genova Massimo Bisca, il presidente genovese Anpi ha accettato il confronto l’8 settembre con il segretario dem Alessandro Terrile. Carla Nespolo, vice presidente nazionale, ricorda un motto di Aldo Tortorella: «Quando manca la politica, almeno prevalga la buona educazione». E qui, ci siamo arrivati. «Sarà un esempio di civile confronto sul merito», chiosa l’Anpi nella nota. Chiarisce tuttavia il vice segretario dem, Lorenzo Guerini: «Le feste dell’Unità sono e restano dedicate al Sì», che è la madre di tutte le riforme per il partito e per il governo, però «benissimo i confronti e questo con l’Anpi in particolare. Serve a concentrare l’attenzione sul merito e a spersonalizzare il referendum».
La personalizzazione per la verità era partita da Renzi stesso, che ha infatti fatto autocritica e sfilato dalla discussione la questione della fine del governo se al referendum prevalesse il No. «Un referendum confermativo non è pro o contro il governo, ora che l’Anpi ha accolto l’invito è evidente come gli ultrà renziani avessero esagerato. Le polemiche sono state intelligentemente messe da parte », sottolinea il bersaniano Federico Fornaro. Sul referendum i bersaniani sono per ora tra i “non allineati” e D’Alema, schierato per il No li ha chiamati al raduno della sinistra per il No, il 5 settembre a Roma.