sabato 16 luglio 2016

Repubblica 16.7.16
Firenze, indagato il cognato di Renzi
L’inchiesta su Conticini, l’imprenditore che ha sposato la sorella del premier. L’accusa: “Riciclaggio”
di Massimo Mugnaini

FIRENZE. Andrea Conticini, cognato del premier Matteo Renzi (ha sposato la sorella del capo del governo, Matilde), è indagato dalla Procura di Firenze per riciclaggio. Al centro della vicenda passaggi di denaro dall’Inghilterra all’Italia che hanno destato i sospetti prima di Bankitalia e poi - dopo la segnalazione di Via Nazionale provocato l’apertura di un fascicolo penale della magistratura fiorentina. L’imprenditore, 35 anni, è stato perquisito dal nucleo di polizia tributaria di Firenze insieme ai fratelli Alessandro, 40 anni, e Luca, 35, anch’essi iscritti nel registro dai pm Luca Turco e Giuseppina Mione, che conducono le indagini, con l’accusa di appropriazione indebita. I tre fratelli, tutti difesi dall’avvocato Federico Bagattini, hanno già fatto ricorso al tribunale del Riesame per chiedere il dissequestro del materiale cartaceo ed elettronico acquisito dai finanzieri nei giorni scorsi nei loro studi a Rignano sull’Arno e Bologna. «Contestiamo le accuse della procura» spiega l’avvocato Bagattini.
L’inchiesta ha dunque preso il via da una segnalazione inviata da Bankitalia alla procura fiorentina nel 2011. Secondo gli ispettori di Via Nazionale, cifre ingenti “sospette” sarebbero infatti transitate dal conto corrente di una società – la Play Therapy Africa Ltd, con sede in Inghilterra, amministrata da Alessandro Conticini – su un conto corrente privato di quest’ultimo. Da lì, «in assenza di idonea causale » e «per nome e per conto di Alessandro e Luca Conticini» la somma di denaro - la cui entità non è stata resa nota ma consisterebbe in svariate centinaia di migliaia di euro - sarebbe stata stornata da Andrea Conticini, marito di Matilde Renzi, e utilizzata per l’acquisto di quote di altre società. Da qui l’accusa di riciclaggio avanzata dalla Procura per quest’ultimo e di appropriazione indebita per gli altri due fratelli. E sebbene l’operazione sospetta risalga al 2011, secondo gli inquirenti fiorentini l’appropriazione sarebbe proseguita fino al 2015.
La società Play Therapy Africa Ltd secondo la procura diretta da Giuseppe Creazzo - ha rapporti professionali con numerose organizzazioni umanitarie e non governative tra cui Unicef e Operation Usa (quest’ultima in passata diretta proprio da Alessandro Conticini). Secondo l’avvocato Bagattini «non vi è stata alcuna appropriazione indebita e l’ipotesi della procura non regge perché i miei assistiti si sarebbero appropriati di somme di una società di cui sono soci esclusivi». Il legale ha precisato che la contestazione della Procura non contempla alcuna ipotesi di raggiro nei confronti di organizzazioni umanitarie. «I soldi ricevuti da queste organizzazioni - afferma Bagattini - sono pagamenti regolari alla Play Therapy Africa Ltd, avvenuti dopo la verifica dell’effettiva esecuzione dei mandati ricevuti. Quello che si contesta è che poi queste somme, appartenenti alla società, sarebbero state utilizzate a fini individuali, per interessi privati e individuali e non della stessa società».