giovedì 7 luglio 2016

La Stampa 7.7.16
Ex segretario del Pd di Pavia
Abusi su una paziente di tredici anni: pediatra arrestato
di Lidia Catalano

Nell’intervista pubblicata nel 2013 su Youtube - voce pacata, viso sbarbato, camicia bianca sotto il maglioncino grigio - sottolineava l’importanza di rendere l’ospedale un luogo «accogliente per il bambino, per favorire il buon esito della terapia ed evitare che i ricordi traumatici possano avere un impatto negativo sulla sua crescita».
Quanto stridono, riascoltate oggi, le parole di Antonio Maria Ricci, dirigente della clinica pediatrica del San Matteo di Pavia, arrestato con l’accusa di aver abusato sessualmente di una ragazzina di 13 anni affetta da una grave patologia gastrointestinale. Tanto grave da renderla «incapace di svolgere compiti e funzioni proprie della sua età».
Mesi di indagini, coordinate dal pm Chiara Giuiusa e avviate su segnalazione dei genitori della paziente, hanno portato alla luce un piano di adescamento graduale, studiato nei dettagli con lucida freddezza, iniziato con una chiacchierata amichevole nella chat di Facebook e finito con i baci e le molestie durante il ricovero in day hospital.
Secondo l’accusa Ricci, 50 anni, direttore dell’Asp (l’Azienda per i servizi alla persona) e fino al 2013 segretario del Pd cittadino, ha prima conquistato la fiducia della ragazzina e poi ha avviato colloqui di natura sessuale, mostrandosi molto interessato e attratto fisicamente da lei fino a farsi promettere un bacio. Infine, approfittando del fatto che la minore fosse sola in camera, l’avrebbe baciata più volte.
Il pm ha chiesto gli arresti domiciliari, concessi dal gip per il pericolo di reiterazione del reato proprio «in considerazione dell’attività svolta e del livello culturale dell’indagato che non poteva non conoscere il gravissimo disvalore degli atti compiuti ai danni di una minorenne».
Il sindaco di Pavia Massimo Depaoli ha annunciato la revoca della nomina di Ricci dal consiglio d’indirizzo dell’Asp, mentre l’ospedale ha immediatamente sospeso il medico dal servizio. Giorgio Girelli, presidente della Fondazione Policlinico San Matteo, ha definito «odiose le accuse rivolte al medico, ancor più spregevoli perché coinvolgono, come vittima, una minore in condizione di fragilità». Il Policlinico ha garantito il pieno sostegno alla famiglia della minorenne attraverso «qualsiasi tipo di supporto, inclusi quelli di tipo medico e psicologico» e ha annunciato che in caso di rinvio a giudizio si costituirà parte civile.