venerdì 8 luglio 2016

Corriere 8.7.16
Troppi pregiudizi Ma i matrimoni multietnici sono in aumento
di Alessandra Arachi

ROMA Non siamo un popolo particolarmente tollerante, in generale, ma per la prima volta dall’Europa arriva adesso un segnale in controtendenza: tra gli italiani gli atteggiamenti razzisti sono generalmente in calo. Lo ha certificato la commissione europea preposta (Ecri) nel suo ultimo rapporto, presentato qualche settimana fa e arrivato al suo quinto ciclo di monitoraggio, dove ci si complimenta con noi per le statistiche, le leggi approvate, e in particolare il nuovo piano nazionale d’azione contro il razzismo e la xenofobia che sta portando i suoi frutti. Quindi se da una parte — come certifica il Censis —, è vero che soltanto un italiano su cinque dimostra «comprensione nei confronti degli immigrati», dall’altra continuano invece ad aumentare i matrimoni multietnici che ora sono arrivati a sfiorare la soglia del 10 per cento delle nozze totali. Molto diverso il panorama che vediamo disegnato nella Rete. Perlomeno a guardare i dati elaborati da Twitter da parte di Vox, l’osservatorio dei diritti che collabora con le università di Milano, Roma e Bari: su quasi 2 milioni e 700 mila tweet analizzati, i ricercatori hanno trovato oltre 400 mila tweet razzisti. Con Roma in testa alla classifica delle città che più odiano, con 20 mila 755 tweet di incitazione al razzismo (praticamente 150 al giorno) e la Lombardia che guida invece la classifica delle regioni più intolleranti, con 16 mila 393 tweet a sfondo razziale. Ma si sa che l’anonimato della Rete favorisce gli insulti e l’odio, mentre appare in controtendenza un altro dato del Censis, che ci dice che «solo» la metà degli italiani oggi pensa che nelle graduatorie per gli alloggi popolari o per un lavoro, a parità di merito, gli taliani dovrebbero essere favoriti proprio perché italiani. Dieci anni fa la proporzione era di due su tre. Forse ha aiutato a migliorare la tolleranza il percepire — come rivela il rapporto della Fondazione Leone Moressa — che nel nostro Paese ci sono ormai 2,3 milioni di stranieri occupati. E producono l’8,6 per cento del Pil.