La Stampa 1.6.16
Svizzera al voto sul reddito di cittadinanza
2.200 euro agli adulti, 625 ai minorenni
di E. St.
Gli svizzeri si pronunciano domenica prossima su un’iniziativa per istituire un reddito di base incondizionato, una rendita mensile dello Stato a ogni cittadino, dalla nascita alla morte. L’iniziativa popolare all’origine della votazione vuole garantire a tutta la popolazione di «condurre un’esistenza dignitosa e partecipare alla vita pubblica, anche senza esercitare un’attività lucrativa». Promossa da un gruppo di cittadini indipendenti è stata firmata da 120 mila persone, aprendo un dibattito tra i fautori di un «nuovo modello sociale» e chi vede l’iniziativa una «costosa utopia». Per il fronte del no il reddito di cittadinanza trasformerebbe la ricca Svizzera in un Paese di «fannulloni».
Governo e parlamento l’hanno respinta praticamente in blocco e stando agli ultimi sondaggi anche il verdetto delle urne dovrebbe essere negativo con circa il 70% di voti contrari.
Il testo in votazione non stabilisce l’importo della rendita, né chiari meccanismi per il suo finanziamento, ma i promotori dell’iniziativa hanno articolato una somma di 2.500 franchi mensili per gli adulti (oltre 2.200 euro) e di 625 franchi per i minorenni.
Sempre domenica, gli svizzeri dovranno pronunciarsi su altri quattro temi: l’iniziativa popolare «a favore del servizio pubblico», quella «per un equo finanziamento dei trasporti» e su due modifiche legislative. La prima consentirebbe, ad alcune condizioni, un esame genetico degli embrioni ottenuti con fecondazione artificiale. La seconda riguarda la nuova legge sull’asilo e mira a istituire procedure più rapide per l’esame della domande dei richiedenti.