Il Sole 17.6.16
Museo di Roma, siti archeologici, fontane, torri: nella Capitale oltre 400 restauri senza risorse
di Massimo Frontera
La
lista completa delle iniziative che attendono fondi: dai macro-progetti
archeologici alle fontane, dal decoro diffuso ai monumenti
Dalla
riqualificazione del Museo di Roma - intervento in pieno centro storico
dal costo stimato in circa 125 milioni - fino ad arrivare agli
interventi di piccolo o piccolissimo calibro come la semplice ripulitura
e restauro di fontane o parchi nelle zone decentrate della città. Ma si
arriva anche al micro-intervento come la «sostituzione del lucchetto» o
la «posa della rete antigatto» in alcuni punti lungo le mura aureliane:
costo 200 euro ciascuno.
Tra questi due estremi c'è veramente di
tutto, come racconta anche il Sovrintendente ai Beni Culturali di Roma,
Claudio Parisi Presicce, che nei giorni scorsi ha sollecitato, insieme
al Commissario Tronca, potenziali mecenati e cittadini romani a pensare
di più ai tesori della città. E di lavoro ce n'è veramente per tutti. A
cominciare dal recupero di aree centrali e centralissime nelle grandi
zone archeologiche dei Fori (come la ricostruzione di parte del Foro di
Cesare o il recupero e la fruibilità del criptoportico delle Terme di
Traiano, dove è stato scoperto il più vasto mosaico parietale mai
rinvenuto finora). C'è la valorizzazione di monumenti come i Musei
capitolini (già in parte oggetto delle attenzioni di alcuni mecenati) o
la galleria d'arte moderna.
Per cento interventi di conservazione servono 171 milioni
C'è
una lista di un centinaio di interventi di conservazione e
valorizzazione per una spesa totale di 171,5 milioni di euro che
riguarda monumenti e opere lineari in centro e nei suburbi della
Capitale. C'è per esempio la cura delle mura Aureliane, che
richiederebbero consolidamenti per un costo di 42 milioni di euro lungo
12 chilometri. E interventi puntuali in vari rioni (Pigna, San Saba,
Campitelli, Celio, Monti. Esquilino, Trastevere): si va dai 24,7 milioni
dell'acquedotto Claudio fino al restauro di Dola Bella, al Celio, che
costa 5mila euro.
Per il "pacchetto fontane" servono 10,4 milioni di euro
Dalla
Fontana giardino di piazza Mazzini - che necessita di un complesso
recupero dal costo stimato in 1,8 milioni di euro - fino alla fontanella
della Posta Vecchia, tra Piazza Navona e Palazzo Massimo, che ha
bisogno di un intervento di ripulitura e restauro dal costo di 15mila
euro. Sono un'ottantina le fontane della Capitale che non hanno fondi
per la manutenzione. Tra le più note c'è la fontana dell'Araceli
(300mila euro) la fontana del Pantheon (230mila euro), la fontana delle
Najadi a piazza della repubblica (600mila euro), la fontana di Piazza
Colonna (120mila euro).
Per il decoro diffuso, mancano 15,4 milioni
Oltre
230 micro interventi per un costo di quasi 15 milioni e mezzo di euro
per mantenere il decoro in vari punti della città. Non si tratta di
interventi che richiedono competenze specialistiche, ma queste
micro-opere - che possono essere lo sfalcio di aree, la rimessa a posto
di un muro, la pulizia di inferriate o anche la sostituzione di
lucchetti - contribuirebbero a rendere accessibili o anche più protetti i
siti.