sabato 7 maggio 2016

La Stampa 7.5.16
Gennaro Migliore
«Le ho detto di seguire le indicazioni del partito»
intervista di I. Lomb.

Gennaro Migliore, sottosegretario al ministero della Giustizia, uscito da Sel e oggi esponente del Pd renziano, è stato uno dei primi e principali sponsor di Anna Rita Leonardi, sin dal 2014 quando lei si presentò alle elezioni comunali di Reggio Calabria (non fu eletta) e lui twittò «se fossi reggino la voterei, per averla in Comune». Dopo quello che è successo, dopo il ritiro della Leonardi dalla corsa a sindaco di Platì, per motivazioni non così chiare, Migliore sembra scaricare la giovane dem calabrese.
Cosa è accaduto sottosegretario?
«Onestamente non lo so e non riesco a capire perché mi state cercando. Non so cosa possa entrarci io».
Dai vertici del Pd dicono che la Leonardi è una sua creatura e che lei è stato il suo più grande sponsor.
«Sponsor? Io non mi sono mai occupato delle vicende di Platì. Certamente posso confermare che ha partecipato alla campagna che ho affrontato l’anno scorso per le Regionali».
Non è stato lei a mediare per far incontrare Renzi con la Leonardi a Salerno il 22 maggio 2015 sul palco di un’iniziativa del Pd a sostegno di Vincenzo De Luca?
«Non sapevo neppure che si erano conosciuti a Salerno».
La notizia andò sui quotidiani, i siti e le agenzie. Inoltre, risulta che fu uno dei suoi fedelissimi, Luciano Crolla, ad accompagnare Leonardi in macchina all’evento con Renzi.
«Ma io non ho fatto da intermediario, ripeto».
Nel luglio del 2015, a Casapesenna, in provincia di Caserta, Leonardi partecipò, invitata da lei, a un convegno con Stefano Graziano, presidente del Pd campano ora indagato per concorso esterno in associazione mafiosa.
«Non ricordo ci fosse anche lei e sicuramente non l’ho invitata io. Suppongo che lei partecipasse a molte iniziative».
Perché le hanno detto di ritirarsi, allora?
«Non lo so, immagino avranno fatto valutazioni locali».
È l’ennesimo simbolo dell’Antimafia costruito troppo frettolosamente dalla politica?
«Non saprei, io comunque dalla Leopolda non l’ho praticamente più incontrata».
Non è stato lei a dirle che si doveva ritirare?
«No»
Ma l’avrà sentita negli ultimi giorni?
«Mi ha detto che le stavano chiedendo di fare un passo indietro. E io le ho risposto: segui il partito».