Hollande non cede
Riaprono le raffinerie
di Paolo Levi
Non cede François Hollande, che nonostante la rivolta dei sindacati promette di andare «fino in fondo» sulla riforma del lavoro. «Tengo duro perché è una buona legge», ha osservato dal G7 in Giappone, mentre in patria praticamente tutti i depositi di carburante bloccati sono stati riaperti. «Il nostro primo dovere - ha continuato il capo dello Stato - è garantire i rifornimenti». In totale 15 depositi sul centinaio totali sono stati liberati senza incidenti da gendarmi e Police Nationale. La situazione è sempre difficile, invece, sul fronte delle raffinerie: sulle 8 del Paese, ieri ne sono state liberate solo due con circa un terzo delle stazioni di servizio ancora a secco. Intanto, a meno di tre settimane dall’Euro 2016, la Direzione generale dell’aviazione civile invita tutte le compagnie a fare il pieno di carburante negli aeroporti esteri. Ieri anche il premier Manuel Valls ha ribadito che non cederà alla rivolta di Cgt e Force Ouvrière. Ma secondo un sondaggio Odoxa la maggioranza dei francesi pensa il contrario: «il governo si vedrà costretto a gettare la spugna e il premier dovrà dimettersi».