martedì 10 maggio 2016

Il Sole 10.5.16
Scuola. Retribuzione di risultato collegata alla valutazione
A settembre partirà la pagella dei presidi
di Claudio Tucci

Roma. A settembre parte la valutazione dei presidi: la pagella è annuale (legata all’incarico triennale) e collegata alla retribuzione di risultato. Si potranno ottenere quattro voti: eccellente, molto buono, buono e mancato raggiungimento degli obiettivi. In quest’ultimo caso, non si prenderà nulla; le somme incentivanti saranno distribuite tra tutti gli altri, in via decrescente secondo il voto ottenuto (il Miur indicherà solo un range di distanza tra i livelli, lasciando alla negoziazione regionale il compito di indicare la cifra esatta). Si potrà arrivare al “non rinnovo” del contratto presso la scuola affidata solo «in caso di responsabilità dirigenziali gravi» (articolo 21 del Dlgs 165/2001). È pronta la direttiva sulla valutazione dei presidi che sarà firmata a fine mese dal ministro, Stefania Giannini. Oggi la retribuzione di risultato (circa 1.700 euro l’anno) è assegnata a tutti i dirigenti, a pioggia. Da domani, in base alla pagella ottenuta. La valutazione sarà effettuata da un nucleo, composto da ispettori ministeriali ed esperti esterni. Si giudicheranno le competenze gestionali e organizzative (avranno un peso maggiore), la capacità di valorizzare il personale e l’apprezzamento della comunità scolastica.
Ad agosto verranno dati ai presidi gli obiettivi di miglioramento, che sono di tre tipi (generali fissati dal Miur, specifici del territorio e peculiari dell’istituto desumibili dal Rav). Nel corso dell’anno ci saranno visite. A giugno 2017 scatterà una prima autovalutazione; entro l’estate la pagella. I soldi in busta a dicembre 2017.