il manifesto 21.5.16
Sciopero scuola, Cgil, Cisl e Uil: «Giannini dimettiti»
Nuovo
sciopero nella scuola ieri dopo quello indetto la scorsa settimana dai
Cobas. Stavolta a organizzare la protesta sono stati Flc-Cgil, Cisl
Scuola, Uil Scuola e Snals con cortei e iniziative in tutta Italia,
anche davanti al ministero dell’Istruzione.
I sindacati chiedono innanzitutto di rinnovare il contratto di lavoro, fermo da anni.
Allo sciopero ha aderito il 9,04% del personale in servizio, secondo quanto ha rilevato il dipartimento della Funzione pubblica.
«Chiediamo
le dimissioni del ministro dell’Istruzione Stefania Giannini e se non
ci saranno risposte siamo pronti a proclamare lo sciopero generale», ha
detto il segretario Flc-Cgil, Luigi Rossi, alla manifestazione
organizzata a Cagliari. «Un anno dopo lo sciopero di maggio 2015, ancora
protestiamo contro la legge sulla Buona scuola che non dà risposte – ha
proseguito – nella legge 107, infatti, non esiste alcun riferimento al
personale tecnico amministrativo, né all’obbligo scolastico e tanto meno
al sistema dell’apprendimento permanente».
«Ci preoccupa la
direzione che sta prendendo la nostra scuola all’indietro nella storia,
ci preoccupano le scuole di tendenza e la trasformazione genetica che
sta avendo la scuola ad opera delle legge 107», ha detto Pino Turi della
Uil scuola.