Corriere 28.5.16
L’annuncio in Grecia: «Ecco gli indizi che portano alla tomba di Aristotele»
di Ida Bozzi
Nessuna prova, ma «forti indicazioni»: potrebbe essere la tomba monumentale del filosofo Aristotele (Stagira, 384 o 383 a.C. – Calcide, 322 a.C.) la struttura ritrovata tra le rovine della città arcaica di Stagira. La cautela è d’obbligo, ma gli indizi portati dall’archeologo greco Kostas Sismanidis, che ha annunciato la scoperta durante un convegno a Salonicco, sono numerosi. Sismanidis, che dirige gli scavi a Stagira dagli anni Novanta, ha spiegato che la costru-zione, con pavimenti in marmo e resti di un altare, è stata individuata 70 chilometri a est di Salonicco: si trattava di un monumento pubblico situato accanto a quella che all’epoca era la via principale della città. Dentro la tomba non sono stati trovati resti umani, ma ceramiche e monete risalenti al periodo di Alessandro Magno (allievo proprio del filosofo). Secondo l’archeologo, dopo la morte di Aristotele le sue ceneri sarebbero state riportate nella città natale: a rafforzare l’ipotesi, tre biografie e altre testimonianze. Per il momento le autorità greche restano caute: «Gli scavi — è stato reso noto — sono stati condotti da un’équipe di archeologi indipendenti, non collegati ad alcuna università. Aspettiamo maggiori dettagli per valutare». ( )