martedì 24 maggio 2016

Corriere 24.5.16
Il Pd ingaggia i volti storici pci E la ministra ricorderà Iotti
di Al. T.

ROMA I partigiani. Enrico Berlinguer, Pietro Ingrao, Umberto Terracini. E Nilde Iotti. Fa discutere il ricorso a citazioni e discorsi di episodi e leader storici della sinistra nella prossima battaglia referendaria. Il ministro Maria Elena Boschi, dopo la polemica sui partigiani («Quelli veri voteranno sì», aveva detto), il 2 giugno sarà a Piombino per un’iniziativa sul referendum che muoverà da un discorso che Nilde Iotti fece nella stessa città il 9 settembre del 1979. Parole con le quali l’ex presidente della Camera contestava «l’assurdo bicameralismo perfetto». Facile prevedere un’altra polemica sull’«uso strumentale» dei padri (e madri) della sinistra, arruolati per il referendum. Bianca Berlinguer ha scritto al Corriere per contestare l’associazione, fatta dall’ Unità , tra il monocameralismo del padre e il referendum costituzionale. Ieri è stato il turno di Celeste Ingrao, figlia di Pietro, che in un post scrive: «Gira da ieri su Facebook una foto di papà con appiccicato sopra un grosso Sì e il simbolo del Pd, prendendo a pretesto frasi pronunciate in tutt’altro contesto e avendo in mente tutt’altra riforma. Non so chi siano gli ultras renziani che hanno avuto questa brillante idea. Mi viene però da dirgli che se, come si usa dire ora, bisogna metterci la faccia, ci mettessero la loro e quella dei loro ispiratori». Alessia Rotta, responsabile comunicazione dem, in un’intervista all’ Huffington Post , risponde così: «Quel manifesto non è un nostro poster ufficiale. Ma Ingrao non appartiene solo alla sua famiglia. Che diremmo se i figli di Che Guevara non permettessero di usare le parole del padre?».