Corriere 18.5.16
Cambio di direzione e tagli: l’Unità è un caso
Ipotesi di dimezzare la redazione. I giornalisti: è un ricatto, intervenga il partito
di Alessandro Trocino
ROMA
«Non ci stiamo al ricatto». Scoppia l’ennesima guerra all ’Unità , dopo
l’ipotesi, rivelata dal Corriere , di un prossimo cambio di direzione e
soprattutto di una pesante riduzione di personale in arrivo. Guerra
imprenditoriale, con la cordata prossima alla firma del 31 maggio, che
preme per un alleggerimento della fidejussione. E guerra politica, con
lo scontro di due correnti renziane, che fanno capo al ministro Maria
Elena Boschi e al sottosegretario alla presidenza Luca Lotti.
Il
direttore Erasmo d’Angelis starebbe per tornare a Palazzo Chigi. Al suo
posto sarebbe in arrivo Riccardo Luna, già direttore di Wired . Ma la
notizia che fa più male è quella di un possibile taglio dei dipendenti,
da 33 (27 giornalisti e sei poligrafici) a 16. Il tutto sullo sfondo di
un debito crescente e copie da allarme rosso (8 mila vendute).
Il
cdr del quotidiano, dopo l’assemblea, scrive un duro comunicato: «Questo
è un ricatto. Se gli azionisti non smentiscono le indiscrezioni siamo
pronti a ogni forma di lotta». Ecco il «ricatto» di cui si parla: «È
molto sospetto che le minacce di riduzione del personale arrivino mentre
la redazione è posta sotto pressione pesantissima da parte
dell’azienda, che chiede una liberatoria per l’accollo del Tfr». Spiega
un redattore reduce dall’assemblea: «Non esiste che ci licenzino. Il Pd
del Jobs act che fa una quindicina di licenziamenti individuali?».
Il
rischio di un boomerang politico è evidente. Ma i nuovi editori,
Stefanelli e Pessina, dopo due proroghe, il 31 maggio dovranno pagare la
prima tranche della fidejussione. E non sono soddisfatti dell’andamento
del giornale. Qui si colloca l’altro scenario: lo scontro interno al
renzismo. D’Angelis fu piazzato al comando da Renzi in persona. Il deus
ex machina del partito è stato a lungo il tesoriere Francesco Bonifazi,
vicinissimo al ministro Boschi. Ma gli abbonamenti promessi non sono
arrivati, le copie sono calate a picco e Bonifazi si è visto sempre
meno. Il dossier è passato nelle mani di Luca Lotti. E al giornale ha
cominciato a farsi vedere il suo braccio destro, Antonio Funiciello.
Luna sarebbe stato scelto da Lotti. Anche per risolvere il problema dell
’Unità.tv . Sito che non ha nulla a che fare con il quotidiano e che
provoca non poche ambiguità. A cominciare dal video di «Meno male che
Silvio c’è» dove veniva erroneamente individuata una giovane Virginia
Raggi. La nuova Unità sarà ultra tabloid come nella direzione di Concita
De Gregorio,40 pagine, e distribuita in solo otto regioni. Con un nuovo
direttore e, forse, una redazione dimezzata (per la seconda volta,
prima aveva 60 dipendenti).