Corriere 11.5.16
Uggetti, vicina la scarcerazione Nelle indagini entra Demuro, ex capo di gabinetto di Guerini
di Cesare Giuzzi
Lodi
Ha indicato le password che proteggevano i dischi rigidi del computer e
i codici di accesso a smartphone e tablet. Simone Uggetti, sindaco
(sospeso) di Lodi, potrebbe presto lasciare il carcere di San Vittore
dove è detenuto dallo scorso 3 maggio. I pm Laura Siani e Sara
Mantovani, che coordinano l’inchiesta delle Fiamme gialle, hanno
espresso parere favorevole all’istanza di scarcerazione avanzata dai
legali al gip di Lodi Isabella Ciriaco. La decisione dovrebbe arrivare
entro venerdì. I difensori di Uggetti, e quelli dell’avvocato Cristiano
Marini, detenuto a Pavia, hanno chiesto la scarcerazione o comunque una
misura meno afflittiva (domiciliari). Decisiva è stata la collaborazione
dimostrata negli interrogatori di lunedì davanti ai magistrati. I
finanzieri, guidati dal colonnello Massimo Benassi, potranno ora
accedere a tutta la documentazione informatica che i due indagati
avevano cercato di «cancellare». Marini, nella sua veste di consigliere
della società che poi si è aggiudicata la gara per la gestione delle due
piscine comunali, ha raccontato di essersi occupato del bando ma solo
nella veste di «consulente del sindaco». Mentre Simone Uggetti, parlando
con gli investigatori, ha sottolineato come la funzionaria del Comune
che ha fatto partire le indagini abbia «svolto correttamente il suo
lavoro». Proprio intorno alla dipendente Caterina Uggé ruota il nome del
quarto indagato dell’inchiesta piscine. Si tratta del dirigente che ha
poi firmato il bando contestato dopo il rifiuto della funzionaria.
Giuseppe Demuro, 51 anni, è uno dei fedelissimi dell’ex sindaco (e oggi
vicesegretario pd) Lorenzo Guerini. Era stato proprio Guerini a volerlo
come capo di gabinetto ai tempi della presidenza della Provincia. Poi il
ruolo di supermanager a Palazzo Broletto, proseguito sotto la gestione
Uggetti. L’accusa per tutti è di turbativa d’asta.