Repubblica 6.4.16
Commessa record per Finmeccanica
Firmato un accordo da 3-4 miliardi per la fornitura di 28 Eurofighter Typhoon all’aviazione del Kuwait
Moretti: “Più grande traguardo commerciale di sempre”. I sindacati: notizia positiva, ora investimenti
di Barbara Ardù
ROMA.
Finmeccanica, si porta a casa la più grande commessa della sua storia,
la fornitura di 28 caccia Eurofighter Typhoon, al Kuwait. Un affare
valutato tra i 7 e gli 8 miliardi, che dovrebbe avere anche un grande
impatto occupazionale. Gli aerei caccia, quanto di più avanzato ci sia
oggi sul mercato, saranno infatti prodotti in Italia. Dopo anni di
lavoro e a distanza di sei mesi dal memorandum tra i governi di Italia e
Kuwait, ieri è stato firmato il contratto. Un «grande colpo» (come l’ha
definito il segretario dei metalmeccanici Cisl) per Finmeccanica che
come capofila del consorzio Eurofighter (con Regno Unito, Germania e
Spagna), si assicura il 50 per cento della commessa una cifra tra i 3 e i
4 miliardi. La soddisfazione per la firma del contratto, il cui valore
ufficiale è tenuto ancora riservato, soddisfa sia l’amministratore
delegato del gruppo, Mauro Moretti, che i sindacati, che si augurano si
traduca in una leva per l’occupazione.
«Si tratta del più grande
traguardo commerciale mai raggiunto da Finmeccanica ha commentato
Moretti da Kuwait City un grande successo industriale con risvolti molto
significativi non solo per la nostra azienda e gli altri partner del
consorzio Eurofighter, ma anche per l’intero sistema Paese». Un accordo
che per il numero uno di Finmeccanica «assicurerà know-how e occupazione
qualificata in Italia e nei paesi partner». Tant’è che già da ieri, in
attesa della firma, le azioni di Finmeccanica sono salite in Borsa. A
Kuwait City, con Moretti, c’era anche il ministro della Difesa Roberta
Minotti e il suo omologo del governo kuwuatiano.
La commessa si
traduce nella costruzione degli aerei e nell’addestramento di piloti e
personale di terra che si svolgerà in collaborazione con l’Aeronautica
militare italiana. Ed è proprio nell’addestramento che sembra
concentrarsi la quota più ampia del valore della commessa. Poi c’è la
logistica e l’aggiornamento delle infrastrutture aeroportuali,
interventi necessari per far volare gli Eurofighter Typhoon nelle basi
aeree dell’aeronautica del Kuwait. Il che significa anche radar e
strumenti elettronici. La ricaduta in Italia è ampia e si tradurrà in un
volano che coinvolgerà l’ampia filiera delle piccole e medie imprese
dell’indotto. Sarà il Piemonte, con l’area di Torino a beneficiarne di
più, ma gli effetti toccheranno anche Toscana, Puglia e Campania.
Brindano anche i sindacati, che aspettano e chiedono subito un incontro
con Moretti. «La firma del contratto con il Kuwait - hanno dichiarato
Federico Bellono, segretario provinciale della Fiom-Cgil, e Claudio
Gonzato, responsabile Finmeccanica per la Fiom torinese - è una notizia
positiva », oltre a costituire «la garanzia per investimenti futuri
negli stabilimenti interessati ».
Si tratta di un «grande
successo», anche per la Uilm, perché «assicura una prospettiva positiva
di carichi di lavoro e di occupazione per i prossimi anni», ha
dichiarato il segretario nazionale Uilm, Giovanni Contorno, che chiede
un incontro ai vertici di Finmeccanica per «affrontare le prospettive
industriali degli altri settori», da quello spaziale a quello
missilistico.