Repubblica 17.4.16
Alan Turing, anche i servizi segreti si scusano
di Enrico Franceschini
LONDRA.
Fu l’artefice del colpo probabilmente più importante per lo spionaggio
alleato nella seconda guerra mondiale: la decifrazione del Codice Enigma
dei nazisti, un contributo decisivo alla vittoria contro il Terzo
Reich. Settantun anni dopo, i servizi segreti britannici presentano
finalmente scuse postume per la sua tragica fine. Condannato nel 1952
per omosessualità (rimasta un reato fino agli anni Sessanta nel Regno
Unito), il grande matematico Alan Turing, uno dei padri dell’odierno
computer, fu sottoposto a castrazione chimica, non resse al dolore e nel
1954 si tolse la vita con il cianuro. Ci è voluto mezzo secolo per la
sua riabilitazione: nel 2010 con le scuse del primo ministro Gordon
Brown, nel 2013 con il “perdono” della regina, due anni fa con The
imitation game – L’enigma di un genio, omaggio del cinema alla sua
memoria. Ieri è stato il turno del Gchq, il servizio segreto
elettronico, in un certo senso l’erede del celebre gruppo di Bletchley
Park che decifrò il codice di Hitler. «Voglio chiedere scusa per le
persecuzioni a cui furono sottoposti lui e altri omosessuali», ha
dichiarato Robert Hannigan, direttore del Gchq, a un evento organizzato a
Londra da Stonewall, l’associazione che si batte per i diritti dei gay.
«Turing fu sottoposto a un trattamento orribile e nemmeno in seguito
imparammo da quell’errore».
Meglio tardi che mai: ora in Gran
Bretagna i gay, oltre che sposarsi, possono prestare servizio nello
spionaggio. Ma nella realtà, diversamente dai film su 007, si vive solo
una volta. Nessuno ridarà ad Alan Turing e ad altri omosessuali
perseguitati l’esistenza che potevano avere.
Alan Turing, trovato morto a 43 anni, nel 1954, per avvelenamento da cianuro